Fiore di marijuana in mano

Marijuana: miti leggende e curiosità

Sappiamo tutto sulla cannabis sativa, sulle piante di cannabis e su quelle di cannabis light.

Sappiamo che il thc è una sostanza psicoattiva e che invece il cbd non ha alcun effetto psicotropo e può essere legalmente acquistato e distribuito purché i contenuti di thc non superino lo 0,2 %.

Conosciamo diverse varietà di cannabis, ci destreggiamo tra la coltivazione indoor e l’outdoor. Insomma, di marijuana sappiamo quasi tutto ma non c’è marijuana senza leggende, miti e storie vere di vita vissuta.

Ed è proprio di chicche, curiosità ed esperienze dirette che ci occuperemo in questo articolo. Ecco che cosa vedremo:

  • Cannabis sativa: i miti da sfatare
  • Le leggende più incredibili sulle piante di cannabis
  • Marijuana senza limiti: le curiosità più curiose
  • Marijuana legale: quello che ancora non sai
  • Le parole della cannabis sativa
  • Cannabis e cinema
  • Cannabis e musica
  • La cannabis sativa secondo alcune persone

MarijuanaCannabis sativa: i miti da sfatare

Le piante di cannabis sono sempre state oggetto di conversazione nel dibattito pubblico e con il tempo alcune informazioni inesatte o incomplete si sono trasformate in veri e propri miti, che poco hanno a che fare con i principi attivi contenuti nelle piante di cannabis.

Se alcuni di questi miti fanno sorridere, non si può negare che altri abbiano portato a distorcere e demonizzare la cannabis sativa e contribuiscano a rallentare il momento della sua totale legalizzazione.

Fortunatamente la legalizzazione della marijuana legale ha contribuito a sfatare alcuni miti e ad approfondire i benefici dei principi attivi contenuti nei cannabinoidi, tuttavia c’è ancora molto da chiarire.

Vediamo quali sono i miti principali sulla cannabis sativa e sfatiamoli uno ad uno.

  • La marijuana è pericolosa come la cocaina, l’eroina e le droghe sintetiche e provoca gli stessi effetti collaterali: nonostante anche l’Unione Europea abbia recentemente stabilito in un documento ufficiale che la cannabis sativa è stata rimossa dalla lista delle droghe pesanti e pericolose, secondo alcune persone è a tutti gli effetti una droga pesante.

Ebbene, si tratta di sostanze completamente diverse con effetti che nulla hanno a che fare con quelli della cannabis sativa, una sostanza del tutto naturale e innocua.

I cannabinoidi prodotti dalle piante di cannabis, tra l’altro ricchi di proprietà benefiche, sono principalmente tre: il cbd (cannabidiolo) e il cbg (cannabigerolo), alla base della marijuana light, che sono completamente privi di qualsiasi effetto psicotropo, non hanno effetti collaterali e non provocano dipendenza.

Il thc (tetraidrocannabinolo) che, pur mantenendo le proprietà benefiche tipiche delle piante di canapa, è certamente una sostanza psicoattiva che dà un certo “high” a chi l’assume. 

Ma l’effetto non è assolutamente paragonabile né a quello di sostanze come cocaina, eroina, anfetamine etc. né a quello dell’alcool, che oltre a danneggiare il fegato, genera aggressività e alterazione della realtà.

Per quanto siano alti i contenuti di thc della nostra erba, per quanto sia forte lo “sballo” provocato dalla cannabis sativa, l’effetto è leggero, non c’è perdita di lucidità e il tipo di dipendenza che il thc provoca è davvero blanda, non più forte di quella provocata dalla ben più nociva e legale nicotina.

Questo non significa che non si debba andarci piano per evitare spiacevoli effetti collaterali temporanei, come la tachicardia o la secchezza delle fauci, che passano velocemente con l’assunzione di un po' di zuccheri.     

  • La cannabis sativa è il primo step per altre droghe: falso. È un altro dei miti più vecchi, frutto di una cultura bigotta, che poco tiene conto della realtà.

La cannabis sativa non è una droga, le piante di cannabis contengono cannabinoidi, ovvero molecole naturali prodotte naturalmente anche dal nostro organismo, che proprio perché li produce, è in grado non solo di tollerare i fitocannabinoidi ma anche di trarre beneficio da essi.

Inoltre, chi si avvicina alle droghe pesanti sta cercando un’alterazione potente e spesso neanche si avvicina alla cannabis. Così come spesso, chi inizia a fumare marijuana a 20 anni continua tutta la vita senza sentire l’esigenza di provare altro.

coltivare marijuana

Nei paesi dove la cannabis è legale, non diminuisce solo il consumo di droghe pensanti, diminuisce il consumo della marijuana stessa.

Questo perché proibizionismo e bigottismo confondono la realtà mentre apertura e comunicazione la plasmano costruttivamente.

  • Marijuana legale e marijuana sono la stessa cosa: assolutamente no. La marijuana legale è una marijuana senza alcuna sostanza psicotropa. Con contenuti di thc inferiori allo 0,2 % non ha alcun effetto psicoattivo, motivo per cui è legale. La marijuana classica, con normali o alti contenuti di thc non è ancora legale e provoca un leggero effetto psicoattivo.

Cannabis light e marijuana classica sono sempre piante di cannabis ma provengono da semi differenti, che ne stabiliscono a priori i principi attivi e il contenuto dei cannabinoidi.

  • La sostanza psicoattiva contenuta nella cannabis sativa rende aggressivi: non c’è nulla di più falso. L’effetto della cannabis sativa è distensivo e rilassante, predispone alla socialità, alla creatività e alla tolleranza. Ecco perché spesso scherzando si dice che se tutti i politici fumassero ganja non ci sarebbero più guerre.

L’immagine delle piante di cannabis evoca la pace quasi come la colomba e il ramoscello di ulivo e non è un caso. Chiunque abbia mai assunto marijuana nella sua vita sa che non ci possono essere sorprese in termini di aggressività.

È un peccato quindi che a volte la comunicazione venga distorta per evitare di rivelare verità scomode. Quando al telegiornale ci dicono che c’è stata una rissa e che la causa è stata “l’assunzione di uno o più spinelli” stanno distorcendo la realtà.

Non può essere detto che il problema è stato magari il quarto shottino servito nel locale dove si è svolta la rissa o semplicemente il caratteraccio di chi ha iniziato a provocare. No, serve un capro espiatorio e la cannabis sativa è sempre quello perfetto.

  • Esiste un kit per potenziare i contenuti di thc nella cannabis light: grasse risate. Con la diffusione della marijuana legale, qualche furbetto ha provato ad approfittarsene, brevettando e vendendo un finto kit, che grazie a un po' di gas butano, permetterebbe di estrarre e concentrare il thc, ottenendo una cannabis illegale.

A sfatare questo mito, anzi questa bufala, è stato un professore di Farmacia della Federico II di Napoli che per motivi di ricerca ha a che fare con la cannabis nel quotidiano.

coltivazione cannabis

Il professore afferma che per realizzare un grammo di cannabis illegale a partire dalla cannabis light, quindi partendo da contenuti di thc pari o inferiori allo 0,2%, servirebbero circa 750 euro.

Inoltre, si otterrebbe un’erba completamente alterata dal punto di vista del profilo terpenico, con un sapore inaccettabile che la renderebbe inutilizzabile.

  • Esistono varietà di cannabis inodore adatte alla coltivazione indoor: questo mito merita una bella risata preventiva. Certo, crederci può essere meno divertente e portare a non pochi problemi.

Per vendere ci si inventa di tutto e una delle trovate più esilaranti di alcuni marketer è che con certi semi speciali, la vostra gangia non svamperà. Non credeteci mai. Non esiste (o almeno non ancora e difficilmente esisterà) una varietà di cannabis inodore, perché oltre ai cannabinoidi, le piante di cannabis sono pieni di terpeni e quindi per forza di cose fortemente aromatiche.

Se intendete coltivare marijuana light, vi basterà mantenere i contenuti di THC inferiori allo 0,2% e non avrete problemi di sorta anche se i carabinieri si presentassero alla vostra porta per quell’intenso odorino…

In caso di piante di cannabis a base di thc, ricordate che non saranno mai inodori ma per ora restano illegali.

  • La cannabis sativa provoca patologie psichiatriche: tutto il contrario, i principi attivi contenuti nelle piante di cannabis sono in grado di interagire con il nostro sistema endocannabinoide, che ha la funzione di regolare tutte le nostre funzioni psicologiche principali, tra cui il tono dell’umore. Questo è il motivo per cui la comunità scientifica continua a fare ricerche su thc e cbd, mettendoli in cima alla lista come principi attivi base per nuovi farmaci naturali.

Proprio di recente è stato brevettato un farmaco a base di cbd in grado di contrastare l’epilessia, a prova che l’interazione dei cannabinoidi con il nostro sistema neurologico è assolutamente positiva e anzi potrebbe davvero aiutarci a superare le difficoltà psicologiche del passato 2020.

È poi chiaro che se un paziente affetto da patologie psichiatriche importanti e quindi sotto terapia da farmaci, assume elevati contenuti di thc può avere degli effetti collaterali, ma non per il thc. Il motivo è l’interazione tra sostanze e vale anche per l’alcool, che non andrebbe mai assunto se sotto psicofarmaci.

  • Andare in overdose di marijuana è possibile: falsissimo. Per andare in overdose da marijuana sarebbe necessario assumere circa 800 kg di cannabis con contenuti di thc elevatissimi in circa venti minuti. Impossibile? Ovviamente.

E se mangiassimo qualcosa che è stato creato a partire dal thc prodotto dalle piante di cannabis? Ingerirla non triplica l’effetto?

Sicuramente il thc ingerito può essere assorbito prima e in modo più potente dal nostro organismo, ma anche in questo caso dovremmo ingerire 50 gr di cannabis tutti insieme, cosa abbastanza folle dato che per una torta alla cannabis da un chilo vi basteranno 2 grammi di ganja.

Per quanto riguarda la cannabis light non stiamo neanche a parlarne, non né una sostanza psicotropa e non ha effetti collaterali neanche se usata in quantità massicce nei trattamenti a basa di cannabis terapeutica.

Per una overdose da alcool invece può essere fatale una sola bottiglia di superalcolico.

cannabis lightLe leggende più incredibili sulle piante di cannabis

Oltre ai miti da sfatare, intorno alla cannabis sativa circolano diverse leggende, alcune più antiche, altre più moderne, alcune verosimili, altre decisamente meno.

Che si tratti dunque di pure leggende o di storie con un fondo di verità, quel che è certo è che di cannabis sativa si parla sempre, da sempre.

Vediamo insieme quali sono le principali leggende che circolano intorno alla marijuana:

  • La regina della cannabis sativa: si narra che intorno al X secolo, quando la cannabis sativa era già ampiamente utilizzata anche a scopo cerimoniale e ricreativo, in alcune città agricole ci fosse la credenza nella Regina Cannabis. La Regina Cannabis sarebbe stata una divinità ricoperta di infiorescenze femminili, quindi di fiori di ganja. Si sarebbe mossa da una coltivazione all’altra per controllare le piante di cannabis, sue figlie. La si poteva invocare e far apparire ogni anno, dopo il raccolto.

La leggenda vuole che un giorno dei ragazzi la inseguirono e cominciarono a strapparle di dosso i fiori per assumere la sostanza psicotropa.

Lei fuggì e lanciò una maledizione: “verrà un giorno in cui la cannabis vi sarà proibita, generazioni e generazioni patiranno.”

Che sia colpa della regina della Cannabis se nel 2021 non riusciamo ancora a legalizzare la marijuana?

Che dire, che la Regina sorvegli la cannabis light, ma solo quella che viene coltivata nel rispetto dell’ambiente!

  • Tra i biologi e gli studenti di biologia circola una curiosa leggenda sulla cannabis sativa. Pare che in Cina, due topi siano scappati da un laboratorio che coltivava piante di cannabis e sperimentava gli effetti dei principi attivi sulle cavie. Scappando, si sarebbero portati dietro dei semi di cannabis.

Alcuni mesi dopo, nel giardino del laboratorio, sono state trovate delle piante di cannabis che non erano mai state seminate dai ricercatori, che usavano praticavano solo coltivazione indoor.

Osservando a lungo quel punto del giardino, i ricercatori hanno notato due topi infilarsi in un cunicolo tra due piante di canapa.

Sarebbero così rimasti ad osservare, rilevando la presenza di un piccolo ed efficiente villaggio di topi, che oltre a vivere tra le piante di cannabis, traeva nutrimento dai semi di canapa.

Notarono anche che i topi dividevano le infiorescenze femminili dal resto della materia vegetale. Con le infiorescenze impastavano una specie di poltiglia mischiata con resti di cibo recuperati in giro.

Con foglie e rami delle piante di canapa invece, avevano costruito i loro giacigli e protetto il rifugio.

I topi sono animali molto intelligenti, che si tratti dunque di una storia vera? Chissà.

  • Cannabis sativa e amore di padre: sembrerebbe che per il suo sedicesimo compleanno un ragazzo di una piccola cittadina abbia chiesto per regalo a suo padre due tonnellate di cannabis sativa, così per scherzare. Il ragazzino ignorava che il padre fosse in mezzo a un grosso traffico d’erba e il padre per compiacerlo avrebbe portato a case le due tonnellate di ganja in un pacco gigante. Allora il ragazzino avrebbe invitato tutti i suoi amici e fatto un ganja party i cui fumi avrebbero sballato tutti gli abitanti del paesino per più di una settimana.
  • Parrebbe che nonostante ci sia una dittatura ereditaria e sia un paese in cui viene vietata ogni forma di svago, divertimento o scambio con il resto del mondo, in Corea del Nord la marijuana sia legale. Non solo, la cannabis sativa sarebbe usata trasversalmente da tutti i ceti sociali della popolazione, dai più ricchi ai più poveri, dai professionisti ai contadini, tutti godrebbero dei benefici delle piante di cannabis. Beh, almeno quelli! Certo, un po' risulta difficile da credere. Può essere che il primo a diffondere la notizia abbia confuso una sigaretta di tabacco con una canna. Chi lo sa, per ora è leggenda.
  • Piante di cannabis nelle fogne della grande mela: questa leggenda vuole che nelle fogne di New York cresca una cannabis sativa estremamente potente. Queste piante di cannabis crescerebbero spontaneamente dai semi gettati nel water dai coltivatori durante i blitz della polizia. Troverebbero nei liquidi di scolo le sostanze nutritive sufficienti per portare a termine fase vegetativa e fase di fioritura.

Quest’erba, non ricevendo mai luce del sole, sarebbe completamente bianca e provocherebbe in incredibile effetto psicotropo.

Senza alcun dubbio, l’erba albina potrebbe essere il sogno di molti. Peccato che nelle fogne di New York, sempre a dar retta alle leggende metropolitane, ci sarebbero anche degli enormi e non troppo socievoli alligatori...Che ne dite? Tutti a New York?

cannabis lightMarijuana senza limiti: le curiosità più curiose

Oltre a nozioni tecniche, come la percentuale di principi attivi o le tecniche di coltivazione indoor o la resistenza delle piante di canapa, esistono infinite curiosità sulla cannabis sativa che vale la pena conoscere.

Per esempio, sapevate che:

  • Nei Veda (libri sacri indiani che raccontano imprese, conquiste ma anche pratiche e rituali religiosi) possono essere individuati i primi riferimenti alla cannabis sativa a scopo medicinale ma anche ricreativo. I sacerdoti, seguendo le linee guida dei Veda, erano soliti offrire e condividere la loro marijuana durante le cerimonie per poi pregare e meditare insieme. Tuttavia, la disponibilità di cannabis sativa era per tutti illimitata, data la quantità di piante di cannabis che potevano crescere indisturbate con il resto della vegetazione.
  • La festa del raccolto: fino a più o meno dieci anni fa nei principali centri sociali italiani ed europei, ogni anno ad aprile, veniva organizzata la mitica “ festa del raccolto”, una festa dedicata alla cannabis sativa in cui venivano regalate piante di cannabis ma anche canne già pronte o pacchetti di infiorescenze da degustazione.

Il tutto a ritmo di reggae e dancehall e con la possibilità di consumare solo bevande analcoliche.

Nei tempi d’oro, canne e kit te le lanciavano proprio addosso. Una pioggia colorata di ganja, cartine, filtri, lecca-lecca alla cannabis e opuscoli divulgativi sui principi attivi della marijuana.

In questo preciso momento storico, una situazione del genere sarebbe impensabile. Eppure, secondo alcune persone, feste belle come le feste del raccolto non ce ne sono più.

Nonni e cannabis sativa:

Negli Stati Uniti, la cannabis sativa sta diventando un’abitudine comune tra gli anziani, che ricorrono, sempre dopo aver consultato il proprio medico, alle proprietà terapeutiche delle piante di cannabis per risolvere alcuni acciacchi dell’età come l’artrosi e l’osteoporosi e per risollevare il tono dell’umore e contrastare la lieve depressione che può essere tipica dell’età.

La cosa incredibile è che molti la utilizzano anche a scopo ricreativo, all’interno di cannabis club dove ritrovano anche una dimensione sociale, di scambio e di confronto, che aiuta a migliorare la qualità della vita.

La canna più lunga del mondo è di marijuana legale:

Nel 2018 a Milano, 80 rollatori volenterosi si sono dati da fare per rollare la canna più grande del mondo, entrata ufficialmente nel guinness dei primati stabilendo un nuovo record di lunghezza.

Parliamo di ben 33 metri di joint con all’interno più di due chili di marijuana.

È stata un’iniziativa per promuovere la cannabis light, informare sulle proprietà benefiche della cannabis e sensibilizzare in modo simpatico ed efficace all’antiproibizionismo e alla legalizzazione della cannabis sativa.

Здесь нету конопли посевной (traduzione – qui niente cannabis sativa-):

è vero, in Italia e in molti altri paesi la cannabis con normali contenuti di thc è ancora illegale e coltivarla o esserne in possesso può portare a guai con la giustizia.

Tutto sommato però, a meno che non si è nel mezzo di un traffico di una certa portata, se nel nostro paese si viene trovati in possesso di qualche pianta di cannabis, un modo per evitare di finire in prigione lo si trova.

Sapevate che in Russia invece, essere in possesso di più di 6 grammi d’erba (già reato amministrativo, che può prevedere fino a 15 giorni di carcere)  può essere considerato un gravissimo reato penale, non risolvibile facilmente.

Se andate in vacanza in Russia, non provate neanche a nominare la marijuana o la marijuana legale, perché potreste ritrovarvi in guai seri senza neanche accorgervene.

cannabis light

Berlino è marijuana friendly:

Secondo alcuni sondaggi tra consumatori di cannabis che viaggiano frequentemente per lavoro, i pusher berlinesi possono essere considerati tra i più generosi d’ Europa ma anche a confronto con gli Stati Uniti.

Inoltre, la qualità dell’erba sarebbe notevole, grazie alla vicinanza con l’Olanda.

Tutto sommato in Germania c’è abbastanza apertura sulla cannabis. In alcuni parchi ci sono addirittura delle zone segnate in rosa, destinate allo spaccio di cannabis (e non di droghe pesanti il cui spaccio avviene perlopiù nelle stazioni).

I parchi a Berlino sono tanti e molto frequentati da famiglie e bambini, che di certo non si scandalizzano per un sacchetto d’erba.

Tornando alla generosità dei pusher, sembra che con 30 euro si possa avere quello che qui pagheremmo 100. Ovviamente parliamo di cannabis classica, per quanto riguarda la light non sono stati rilevati shop particolarmente vantaggiosi.

Per acquistare marijuana legale ed essere soddisfatti ovunque vi troviate è sempre meglio affidarsi a uno shop online di fiducia che vi assicuri un prodotto coltivato naturalmente e non contaminato da additivi chimici o metalli pesanti.

La migliore cannabis sativa:

Ogni anno ad Amsterdam, allo scopo di proclamare le migliori varietà di cannabis e i migliori grower si tiene il più grande festival al mondo dedicato alla cannabis sativa, fondato nel 1988 da Steven Hager. Parliamo del famosissimo High Times Cannabis Cup”.

Cannabis sativa e genere:

Gli effetti del consumo di cannabis sativa possono essere diversi a seconda del genere. Sembrerebbe che le donne siano più resistenti e tolleranti alla marijuana, anche in presenza di alti contenuti di thc.

Questa differenza è da ricercare nel ruolo degli estrogeni femminili. Nonostante siano più tolleranti, almeno in Italia c’è un’incidenza maggiore di consumatori di cannabis di sesso maschile.

Cannabis sativa in tasche insospettabili:

Nel 1989 il vicepresidente del consiglio (Martelli) stava salendo su un aereo diretto in Kenya per le vacanze di Natale, quando fu trovato con una cannetta già girata nella tasca della giacca.

Può essere che il povero Martelli avesse paura di volare e volesse rilassarsi con pò di cannabis sativa.

Comunque, fu un piccolo scandalo, in cui il vice presidente del consiglio smentì e Craxi definì il tutto una allegra mascalzonata. Con quell’evento, in Italia si tornò a parlare per un po' della possibilità di legalizzare la cannabis sativa.

Confidiamo nella presenza di nuovi Martelli con spinelli in tasca.

A quanto pare tra i consumatori di cannabis ci sono molti vip internazionali che si schierano dalla parte della marijuana senza timore di dichiararne i benefici e battendosi per la legalizzazione.

Tra i più famosi non solo chi può essere immaginato facilmente come il rapper Snoop Dogg o il ribelle Brad Pitt, ma anche insospettabili come Kirsten Dunst, Elijah Wood conosciuto per aver interpretato Frodo nel Signore degli Anelli e Justin Timberlake. In questa lista di amici delle piante di cannabis non potevano mancare Lady Gaga e Kirsten Steward.

Il rastafarianismo

è una religione originaria della Giamaica che si è sviluppata a partire da una interpretazione del cristianesimo nel 1930 circa.

Per i rastafariani la cannabis sativa non è solo terapeutica ma anche sacra e indispensabile durante la preghiera e la meditazione per arrivare alla catarsi spirituale e alla pace interiore.

Trattandosi di una religione a tutti gli effetti, in alcuni casi ha evitato l’arresto di persone trovate in possesso di cannabis sativa o hashish.

Marijuana legale: quello che ancora non sai

Nonostante la cannabis light sia ormai ampiamente conosciuta, ci sono ancora piccole cose che non si sanno o che vale la pena chiarire.

Vediamo insieme le principali e quelle che può essere utile conoscere.

Moltissimi coltivatori di cannabis light lavorano a stretto contatto con le comunità scientifiche e sotto precise linee guida, coltivano anche piante di cannabis terapeutica.

Cbd e cbg, i due cannabinoidi completamente privi di effetti psicoattivi contenuti nelle piante di cannabis e alla base della cannabis light, possono essere utili anche ai nostri animali domestici.

Cani e gatti, infatti, come noi e come tutti i mammiferi, hanno un sistema endocannabinoide che cannabidiolo (Cbd) e cannabigerolo (Cbg) possono stimolare adeguatamente.

L’olio di cbd e l’olio di cbg possono essere degli ottimi rimedi per aiutare i nostri amici a risolvere piccoli problemi come artriti, spasmi muscolari e dolori gastrointestinali in modo naturale.

Possono essere utili anche a rafforzare il sistema immunitario dei nostri pets e a riequilibrare il loro tono dell’umore se necessario. Naturalmente, è sempre consigliabile consultare prima il proprio veterinario di fiducia.

La marijuana legale non provoca effetti collaterali, ma è importante stare alla larga da varietà di cannabis light coltivate con pesticidi e metalli pesanti, perché possono essere quelli a provocare un’esperienza spiacevole e a rendere meno sicura la nostra assunzione di cannabis sativa.

Meglio inoltre acquistare da un produttore che coltiva direttamente le proprie piante di cannabis e gestisce l’intera filiera, avrete garanzia di totale controllo sul prodotto.

A volte capita che l’erba venga profumata artificialmente, magari perché di una scarsa qualità di partenza. Per evitare fregature, meglio affidarsi a shop che propongono varietà di cannabis biologiche e certificate.

Avere a portata di mano un vaporizzatore per erba e della marijuana legale durante un attacco di panico può cambiarci la vita.

La gestualità semplice del preparare un vaporizzatore insieme alle proprietà calmanti e distensive del cbd e del cbd possono essere un modo per calmarsi all’istante e ritrovare un immediato contatto con la realtà.

La cannabis light si è rivelata un ottimo sostituto del tabacco per quelli che hanno rinunciato per sempre alla nicotina per passare a qualcosa di totalmente naturale. In molti l’hanno scelta anche per sostituire il tabacco nelle canne classiche.

Secondo alcune persone, inoltre, la marijuana legale viene assimilata meglio con un vaporizzatore per erba, che evita la combustione e ne rilascia i principi attivi benefici senza alterarne minimamente le proprietà.

Esistono delle infiorescenze di cannabis light ispirate in tutto e per tutto alle più celebri varietà di cannabis classica.

Di queste varietà, possono essere riconoscibili il profilo terpenico, l’aroma e il sapore, addirittura alcuni tra gli effetti principali, fatta eccezione ovviamente per l’effetto psicoattivo.

A partire dal 2019, la marijuana legale ha creato più di 300000 posti di lavoro tra coltivazione e lavorazione della cannabiCome questo articolo mette bene in luce, potrebbe crearne molti di più con la legalizzazione della cannabis classica, che in un momento storico come questo, oltre a dare lavoro a milioni di persone, porterebbe allo Stato un’entrata notevole, aiutandolo a risollevarsi dal debito pubblico.

Si parla di circa 3 miliardi di euro l’anno in tasse, senza contare il risparmio in risorse professionali (magistratura e polizia) che potrebbero essere impiegati nella lotta a droghe realmente pericolose.

Le parole della cannabis sativa

Dire cannabis apre a un mondo di parole. Esistono tantissimi modi per riferirsi alla marijuana, spesso variano da paese a paese, subiscono le influenze di dialetti o alcuni inglesismi.

Sono molte le parole di uso comune che tra i consumatori di cannabis assumono un altro significato.

Andiamo con ordine. Innanzitutto, chiariamo che cannabis sativa e canapa sono la stessa cosa, che si tratti dunque di piante di canapa o di piante di cannabis, ci stiamo riferendo alla stessa specie, quella delle Cannabinacee.

Quello che cambia è l’uso comune che si è fatto nel tempo delle due parole.

La canapa è associata alla canapa industriale in cui in effetti per legge, i contenuti di thc devono mantenersi entro lo 0,2 % come per la marijuana legale. La cannabis è associata ad alti contenuti di thc e all’uso ricreativo della sostanza psicotropa.

Tuttavia, cannabis e canapa sono la stessa cosa.

E invece come chiamiamo quello che ci fumiamo se non stiamo usando un vaporizzatore per erba?

In Italia la parola canna è quella di uso più comune (primo esempio di parola con altro significato associata per somiglianza -canna di bambù-) e ci possono essere delle varianti: cannetta, cannone, cannino.

C’è poi l’abbastanza inflazionata parola spinello, la parola bomba (presa in prestito al suo significato originale per dare rilievo alla potenza della sostanza psicoattiva.)

La parola jolla, che deriva dalla crasi tra joint e rollare. C’è la parola tubo, poco usata ma sentita spesso soprattutto dalle generazioni ’70-’80, abituati a canne larghe, dritte e solide.

Muovendoci sull’internazionale abbiamo il classico joint, lo spliff (comprensibile anche in Germania e in Francia) il porro spagnolo, il jazz sigarette americano, etc.

Ci sono poi dei termini per indicare lo stato in cui ci troviamo dopo aver assunto marijuana con elevati contenuti di thc: tipici sono stonato e fatto, dall’inglese stoned e high.

Vale la pena menzionare alcuni termini di contorno, come mista e mistiera che indicano rispettivamente le infiorescenze tritate e mischiate con tabacco o cannabis light e la ciotolina in cui facciamo la mista.

Oppure il termine scottino, che si riferisce agli ultimi due tiri lasciati da un fumatore ingordo al fumatore in attesa.

O ancora termini legati alla coltivazione di cannabis come per esempio fase vegetativa, periodo in cui le piante di cannabis mettono radici e fogliame o fase di fioritura, periodo in cui le piante sono pronte a dare fiori.

Il termine infiorescenze femminili, per esempio, suscita spesso interrogativi. Si tratta di fiori provenienti da piante solo femminili, quindi assolutamente prive di semi.

Si potrebbe continuare all’infinito, parlando del bong per esempio, tipico strumento per assumere marijuana senza tabacco, ma anche citando nomi celebri di varietà di cannabis che hanno fatto la storia come l’Ak-47 o la Purple Haze.

cannabis light

La riflessione interessante di questo discorso è di natura socio linguistica: sembra evidente che il proliferare di tutte queste parole, di tutti questi sinonimi che si contaminano tra loro, sia una prova dell’incredibile diffusione della cannabis nel mondo.

Diffusione che con l’ingresso sul mercato della marijuana light, è sempre più una sostanza d’uso comune per la sua piacevolezza, per la sua innocenza, per la sua possibilità di essere condivisa.

Cannabis e cinema

Le piante di cannabis sono state spesso protagoniste della trama di film leggeri e divertenti ma anche indimenticabili e non c’è niente di meglio di un film sulla cannabis mentre si sta gustando la propria marijuana, meglio se marijuana legale, ancora meglio se completamente organica e biologica.

Può essere che abbiate visto il famosissimo “L’erba di Grace”, un film che nel 2000 sbancò al botteghino: l’esilarante e poetica storia di una vedova di mezza età, che per far fronte a dei problemi economici, inizia a coltivare con successo cannabis sativa. Secondo alcune persone è il miglior film sulla marijuana mai girato.

Degno di nota anche se meno conosciuto è anche “Half Baked” in cui i tre protagonisti si ritrovano costretti a spacciare ganja per riuscire a pagare la cauzione ad un amico.

Fratelli in erba” del 2009 è un’altra commedia sulla cannabis sativa che va guardata per ritrovare il buonumore. Racconta di due fratelli, uno dei quali si finge morto per attirare il fratello nella sua piantagione di piante di cannabis e farsi aiutare in un colpo.

E ancora, non può essere non citato “Il Grande Lebowsky” in cui il celebre protagonista Drugo, non disdegna i suoi spinellini o “Aprile” di Nanni Moretti in cui viene raccontata una delle canne cinematograficamente più lunghe mai viste.

Sull’effetto psicotropo della marijuana c’è anche un esilarante documentario che si ispira a “Super Size me” e si chiama “Super High me”. Può essere che vi ritroviate a voler essere nei panni del protagonista.

Infine, seppur non esplicitamente, troviamo alcuni inconfondibili riferimenti all’effetto psicotropo della cannabis, anche nei cartoni animati.

Ricordate l’ultimo elefante della marcia del capitan Hathi nel libro della giungla? Mastica erba e ha gli occhi rossi da vero fattone. E Pinocchio nel Paese dei Balocchi, che dà una grande boccata a un sigaro sospetto che sembra dare gli effetti di una sostanza psicotropa.

Nei Tom e Jerry degli anni’40, non di rado i due protagonisti contenti e rilassati, si passano una sospetta pipa di legno. Anche in “Asterix e Obelix” c’è una pipa magica, per non parlare nel brucaliffo in “Alice nel paese delle meraviglie”.

Se vi va potete guardare il documentario che racconta la nascita della nostra azienda:

Cannabis e musica

La cannabis sativa è stata pluri apprezzata da fior fior di musicisti, che oltre a farne uso, hanno decantato le qualità delle piante di cannabis nelle loro canzoni, alcuni hanno associato alla cannabis un vero e proprio stile di vita, per esempio Bob Marley che tutti conosciamo.

Tutta la musica reggae inneggia alla cannabis sativa e alle sue potenzialità terapeutiche in termini di anima e spirito, ma anche se il più scontato non è l’unico genere musicale ad avere fatto questa operazione.

Quasimoto, alter ego di Madlib, è un produttore musicale polistrumentista che vanta meravigliose collaborazioni internazionali e un sound particolarissimo, che può essere riconoscibile ovunque.

E nei suoi rap non fa che parlare delle infinite possibilità offerte dal frutto delle piante di canapa e dei suoi principi attivi.

Neanche i Beatles hanno rinunciato a dedicare una canzone alla marijuana, “…Mother Mary comes to me…” in Leti it be è chiaramente un rimando a mamma marijuana, di cui tutti i musicisti della band facevano all’epoca ampiamente uso.

Anche in Italia, gli Articolo 31, i 99 Posse, i Bondabash hanno ringraziato e decantato le qualità nella ganja nelle loro canzoni. Ma anche Stefano Rosso e Eugenio Finardi.

Oggi, soprattutto nel rap e nella trap è facilissimo che nei testi si parli di cannabis, spesso però associata a droghe pesanti o alcool in un consumo sfrenato volto all’autodistruzione.

Quest’immagine è poco realista e poco fa bene alla cannabis sativa, che niente ha a che fare con lo “sballo” descritto dai trapper.

La cannabis sativa secondo alcune persone

Valeria, 37 anni, imprenditrice agricola

Accolgo con piacere la vostra richiesta di raccontare la mia esperienza con la cannabis sativa.

Ho scelto di parlarvi della marijuana legale non perché non ami quella con più contenuti di thc, ma perché la cannabis light ha rivoluzionato l’esistenza della mia famiglia.

Io e mio fratello avevamo una casa e un mulino da ristrutturare su un terreno piuttosto grande ma non ci decidevamo perché il lavoro in ufficio ci assorbiva la maggior parte del tempo.

Quando hanno legalizzato la cannabis light, mio fratello mi ha proposto di produrla usando il nostro terreno. Abbiamo cominciato con la coltivazione indoor mentre preparavamo il terreno e poi abbiamo continuato.

Oggi abbiamo la nostra varietà di cannabis light che vendiamo con discreto successo. Abbiamo anche delle arnie e siamo riusciti a costruire anche un forno dove produciamo pane, pasta e biscotti alla farina di canapa.

Secondo alcune persone siamo stati dei folli, noi invece sentiamo di aver fatto la scelta giusta per noi e non potremmo essere più soddisfatti di così.

Carla, 43 anni, architetto

Secondo alcune persone, i professionisti non dovrebbero farsi le canne e io sono a tutti gli effetti un professionista (ride). Eppure, fumo da 20 anni, tutti i giorni, alle 09.00 del mattino, alle 15.00 del pomeriggio e alle 22.00 di sera.

La cannabis sativa fa parte della mia routine quotidiana e non potrei farne a meno né per il processo creativo né per dormire.

Ogni mattina faccio una lunga colazione dolce e salata, con tanta frutta. A fine colazione mi faccio il mio cannone e lavoro tranquillo fino a pranzo.

Poi faccio pausa, pranzo e al posto del caffè ho una tisana e la mia canna. La terza la fumo prima di andare a dormire insieme al mio compagno per staccare e conciliare il sonno.

Per il resto non fumo, tra l’altro da ragazzina facevo una mista con erba e tabacco, ora uso solo erba e al posto del tabacco uso la marijuana legale.

Sara, 40, fumettista

La mia storia con la cannabis sativa mi ha salvato la vita. Questa frase mi piace perché l’ha usata anche un musicista che adoro e che si chiama Willie Nelson.

Comunque vi racconto. Dopo il diploma ero in piena crisi mistica su cosa fare da grande, così mia madre mi ha spedito in Olanda a lavorare nel pub di mio padre (suo ex marito).

Il “pub” si è rivelato un coffe shop (mia madre tutt’oggi non lo sa) e la prima settimana mi sono rotta un piede, così ho passato le restanti tre a letto, tra le piante di cannabis, con la gamba ingessata, tanta erba tutta per me, un quaderno e una matita.

È stato in quei giorni che ho iniziato a fare fumetti, oggi è il mio lavoro e fumo ancora, da qualche mese alterno anche con la marijuana legale perché ha un sapore pazzesco e mia aiuta con il mal di testa dopo ore e ore sulla tavoletta grafica.

Camillo, 29 anni, studente specializzando

Sono uno specializzando in anestesia e mi piacerebbe occuparmi anche di terapeutica del dolore con la cannabis terapeutica.

Ho sempre fumato marijuana con discreti contenuti di thc e tra le altre cose, mi ha dato una mano a tenere a bada il dolore cronico dovuto a un’ernia che però vorrei non operare.

Quando ho iniziato a lavorare tante ore in ospedale, ho cominciato a notare che fumando la sera, al mattino ero ancora stonato e decisamente troppo stanco.

Ho smesso per un po' ma è tornato il dolore cronico, così ho provato il cannabidiolo, anche sotto consiglio di un mio amico medico. È perfetto per il dolore e per rilassarmi la sera senza appesantirmi troppo.

cannabis light

Ringraziando e rispettando la privacy di chi ci ha gentilmente offerto il proprio contributo, concludiamo questo articolo con la nostra storia, quella di Terre di Cannabis, un’azienda che ha investito gli ultimi anni nello studio e nella ricerca della cannabis light e dei suoi principi attivi.

Un’azienda abruzzese, che ha scelto di valorizzare la propria terra, scegliendo di coltivare piante di cannabis rispettando un’etica.

I nostri fiori di marijuana legale (ad alto contenuto di cbd) provengono solo ed esclusivamente dalle nostre piante di canapa, coltivate in modo naturale e biologico.

Coltiviamo la nostra marijuana senza usare metalli pesanti e additivi chimici. Ci affidiamo alla bontà del nostro terreno, che teniamo drenato in modo naturale e utilizziamo solo nutrimenti organici come il letame, l’humus di lombrico, il liquame e il compost.

Tutte le nostre infiorescenze sono ricche di tricomi e quindi estremamente ricche di principi attivi.

Ogni singola varietà di cannabis che proponiamo, anche quelle ispirate alle strain più celebri e ambite, è il frutto del lavoro di ricerca del nostro mastro canapicoltore, che ha investito e continua a investire in ricerca e sperimentazione.

Gestiamo la nostra filiera tutta dall’interno in modo da garantire un prodotto di grande qualità a un prezzo concorrenziale.

Spediamo la nostra marijuana legale in Italia e all’estero, rispettando la tua privacy e la tua sicurezza. Se desideri acquistare una cannabis light 100% biologica e italiana, dai un’occhiata alle nostre infiorescenze.

Se l'articolo è stato di tuo interesse condividilo sui social con il resto della Community, ogni singolo share ci aiuta a sostenere il nostro Blog e a tenervi  informati a 360° sul mondo della Cannabis.

Potrebbe interessarti anche:

  1. Cbd: che cos'è e per cosa si utilizza
  2. Cannabis sativa: la guida completa
  3. Cannabis light: cos'è?

Lascia un commento

Tieni presente che i commenti devono essere approvati prima di essere pubblicati.

Questo sito è protetto da reCAPTCHA e applica le Norme sulla privacy e i Termini di servizio di Google.