Perlite come substrato per la coltivazione della cannabis

La perlite come substrato per coltivare la cannabis

Utilizzare la perlite per migliorare il substrato colturale 


La cannabis è una pianta apparentemente facile da coltivare: ha un'elevatissima resistenza agli stress - soprattutto nelle genetiche ibride - che conservano le caratteristiche migliori di tutti i ceppi di cannabis, e non ha bisogno di troppe cure, se non di luce e acqua in quantità. Tuttavia, un bravo grower conosce la differenza tra una pianta cresciuta bene e una pianta cresciuta in modo da ottimizzarne la resa e sfruttarne al meglio le potenzialità. Èd è qui che entrano in gioco i moltissimi tricks dei coltivatori esperti.

Esistono infatti decine di guide al growing, che prendono in considerazione l'equilibrio tra i molti fattori che determinano la buona riuscita di una coltivazione. Ad esempio, un aspetto importante da tenere in considerazione è il drenaggio, che garantisce la corretta aerazione del terreno e delle radici: la perlite, un vetro vulcanico trattato ad altissime temperature, può essere un buon alleato per far crescere al meglio le vostre piantine


Quali sono i fattori da tenere sotto controllo? 

Per rendere la coltivazione di marijuana un'operazione di successo occorre tenere sotto controllo una serie di fattori importantissimi, che insieme determinano la sopravvivenza della pianta e la resa del raccolto. Le cose da tenere sott'occhio quando si coltiva cannabis sono quattro: substrato, irrigazione, luce e nutrienti

  • Il substrato è di sicuro il primo fattore da tenere in considerazione: la scelta di un tipo di substrato inciderà moltissimo sull'esito dell'operazione e, soprattutto, è il primo step da affrontare al momento dell'avvio della coltivazione. 
  • La luce è importantissima durante tutto il ciclo di vita della pianta, ma soprattutto è importante che  venga rispettata l'alternanza tra luce e buio. Durante le ore diurne, infatti, avviene la fotosintesi: attraverso la clorofilla la pianta assorbe la luce e converte l’energia luminosa in energia chimica. Durante le ore di buio, invece, la pianta esegue solo la respirazione cellulare prendendo ossigeno e rilasciando anidride carbonica, essenziale per il metabolismo delle cellule. L’equilibrio tra questi due processi è essenziale per il corretto sviluppo della pianta.
  • Nella fase di crescita sono importantissimi i nutrienti, in particolare azoto e potassio. Più la pianta diventa grande, maggiore sarà il fabbisogno di fertilizzante: potrà succedere che a un certo punto la pianta manifesti una carenza di nutrienti riempiendosi di macchie gialle. Il dosaggio dell'acqua fertilizzata dovrà essere incrementato, oppure bisognerà somministrare più frequentemente i nutrimenti.
  • Il fabbisogno d'acqua segue proporzionalmente la crescita della pianta, ed aumenta all'aumentare delle sue dimensioni. La quantità e la frequenza di irrigazione aumentano con il passare delle settimane. È molto importante essere vigili e rispondere a questa crescente richiesta d'acqua, specialmente nelle colture con fibra di cocco. La temperatura ideale dell’acqua di irrigazione dovrebbe essere di circa 22 gradi


Il substrato colturale 

Il substrato è importantissimo, perché è il luogo in cui nascono e si sviluppano le radici della pianta, fondamentali per la sua esistenza e per la sua crescita. 

Substrati diversi possono offrire velocità di crescita differenti. I più diffusi sono la terra, il cocco e l'acqua. Non ce n'è uno migliore in assoluto, ciascuno ha le proprie qualità, pregi e difetti. La terra consente una crescita rapida solamente a condizione che sia adeguatamente aerata e di struttura leggera: alle radici serve ossigeno e si sviluppano meglio quando crescono in un substrato leggero e arioso. La terra contiene molte sostanze nutritive e ciò permette di non dover aggiungere alimenti liquidi così presto. 

Il cocco è un substrato da coltivazione ancora più aerato. Garantisce una partenza eccellente, perché le radici si sviluppano molto velocemente grazie all'abbondanza di ossigeno contenuto nelle fibre di cocco. La pianta di conseguenza sarà più forte e crescerà prima. L'inconveniente del cocco è che non contiene sostanze nutritive, quindi bisogna cominciare molto presto a somministrare nutrimenti liquidi alla pianta. 

Utilizzare l'acqua come substrato, e cioè coltivare la Cannabis con la tecnica idroponica, consente una crescita molto veloce, ma la posta in gioco è alta. È un sistema molto laborioso, che richiede l'utilizzo di molti congegni elettrici, che espongono continuamente le piante al rischio di guasti o blackout. L'acqua in cui le radici sono immerse le fa sviluppare molto velocemente, grazie alla grande quantità di ossigeno in esso contenuta, ma bisogna essere molto accorti. Se siete alle prime armi, meglio evitare. 

 

Substrato e drenaggio: la perlite 

Scegliere un buon suolo è importantissimo perché, veicolando le sostanze nutritive, il substrato incide in maniera significativa sullo sviluppo della pianta. Un aspetto fondamentale nella gestione del substrato è il drenaggio, e cioè la capacità del suolo di far respirare le radici, permettendogli di crescere e di svilupparsi al meglio. Per ottimizzare il drenaggio si possono usare alcuni elementi che favoriscono l'aereazione.

Uno di questi è la perlite, un ammendante del terreno molto usato grazie alla sua elevata leggerezza. È un vetro vulcanico amorfo, con un contenuto d'acqua relativamente alto, che si forma in modo completamente naturale. Per essere utilizzato in agricoltura viene trattato artificialmente e sottoposto a temperature estremamente elevate (850-900°C); con il calore il vetro vulcanico si espande, fino a diventare il prodotto commerciale chiamato perlite. 

La perlite è disponibile in commercio in tre formati diversi: fine, media e grossolana. La prima è quella più usata nella coltura della cannabis, spesso usata come ammendante per fibra di cocco o terreno grazie alla sua capacità di trattenere maggiori quantità d'acqua. La superficie della perlite, infatti, si riveste di una pellicola d'acqua e crea piccole tasche d'aria, a prescindere da quanto sia bagnato e umido il substrato di coltivazione.

La perlite è un grande alleato dei growers perchè, aumentando il drenaggio del substrato, aiuta a prevenire l'accumulo di sostanze nutritive e acqua, facilitando lo sviluppo delle radici e aumentando la disponibilità di ossigeno.


Qual è il modo migliore per usare la perlite?

La perlite potrebbe essere usata anche come unico substrato, ma si tratta di un approccio avanzato, comunemente usato nelle colture idroponiche. Perciò se non si è molto esperti, meglio ripiegare su un substrato composto da più elementi: di solito la perlite viene mescolata con terriccio o fibra di cocco al fine di creare un substrato bilanciato per la coltivazione della cannabis.

Se il substrtato è composto da terriccio o fibra di cocco, si può aggiungere una quantità di perlite in una proporzione tra il 10% e il 50% del volume totale. Ciò che incide sulla quantità di perlite da mescolare col substrato è la quantità di fertilizzante che si intende utilizzare durante la coltivazione. 

  • Se si ha intenzione di avviare un programma di concimazione modesto, si consiglia di usare tra il 10 e il 20% di perlite, volume che fornisce la giusta via di mezzo tra la ritenzione idrica e il deflusso dell'acqua. 
  • Se invece si ha intenzione di usare grandi quantità di fertilizzanti o integratori, una miscela di substrato con un 30–50% di perlite può evitare il blocco di sostanze nutritive generato da un sovraccarico di concimi, favorendo il drenaggio e il conseguente deflusso dell'acqua.

Quali sono i vantaggi della perlite?

Le ottime proprietà drenanti non sono l'unica caratteristica positiva della perlite. Ci sono molti altri motivi che dovrebbero convincere i growers ad utilizzare questo elemento nelle colture indoor.

  1. I livelli di ossigeno aumentano esponenzialmente, perchè la perlite crea  delle sacche d'aria dopo aver assorbito l'acqua. Le radici prosperano con l'ossigeno e le piante cresceranno molto meglio.
  2. La perlite è un substrato inerte, perciò non interferisce con le concentrazioni di sostanze nutritive.
  3. È ideale se si stanno coltivando cloni. La struttura estremamente leggera della perlite consente alle radici di penetrare facilmente nel substrato.
  4. Ha un peso ridotto e questo la rende utile in coltivazioni massive di cannabis, quando c'è bisogno di spostare i vasi. 

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