Ultimamente si parla tantissimo di cannabigerolo, un principio attivo presente nelle piante di cannabis, che si sta rivelando un’interessante scoperta in grado di determinare svolte inattese nel mondo della cannabis legale. Il cannabigerolo è fondamentale perché permette la sintesi di THC e CBD durante la crescita delle infiorescenze femminili, ma come ricerche recenti dimostrano, ha anche preziosi effetti benefici. Questo articolo può essere molto utile se stai cercando più informazioni sull’argomento, ecco cosa vedremo:
- % di Cbg nelle infiorescenze di cannabis light
- Effetti benefici del cbg
- Vaporizzare i singoli cannabinoidi a temperature specifiche con il vaporizzatore
% di Cbg nelle infiorescenze di cannabis light
Il primo cannabinoide che si sviluppa nelle piante di cannabis è proprio il cannabigerolo, che risulta essere non un semplice fitocannabinoide, ma quello attraverso la cui sintesi, THC e CBD possono svilupparsi. Di fatto il CBG scompare man mano che viene sintetizzato. È per questo motivo che nelle infiorescenze femminili di piante di cannabis adulte, la quantità di CBG è bassa.
Tuttavia, una più alta percentuale di CBG può essere individuata in alcune piante di canapa sativa ad elevata percentuale di CBD.
Questi due principi attivi possono essere considerati fratelli dal punto di vista degli effetti benefici, ma il vantaggio delle poche piante che producono principalmente CBG è quello di contenere una quantità di THC davvero minima, inferiore allo 0, 5 % o a volte pari a zero. Di conseguenza l’estrazione della resina risulta molto più semplice rispetto ad altre piante di cannabis.
La grande scoperta che il cannabigerolo non abbia effetti psicotropi e sia un po' il padre degli altri cannabinoidi, significa che a partire da questo principio attivo è possibile lavorare per creare infiorescenze femminili completamente prive di thc. Oppure dei bei fiori ricchi di cbd, con un livello di THC più o meno alto.
Insomma, via alle sperimentazioni più creative. Sicuramente siamo di fronte a una grande innovazione nel mondo della cannabis legale. Diverse ricerche e esperimenti sono già stati avviati in Spagna, da sempre paese precursore per quello che riguarda la legalizzazione della cannabis e il mondo della cannabis light.
La compagnia spagnola Hemp Trading, in collaborazione con l’Università del Politecnico di Valencia, ha reso noto lo sviluppo di un nuovo ceppo di cannabis legale, con un bassissimo livello di thc e un’alta percentuale di CBG, circa il 15%, a fronte dell’1% contenuto solitamente nella maggior parte delle piante di cannabis.
Il gruppo di specialisti, ancora al lavoro per la creazione di questi nuovi ceppi che potrebbero rivoluzionare ulteriormente il mondo della cannabis terapeutica, sta cercando di capire come evitare del tutto la sintesi di THC.
Effetti benefici del CBG
Nonostante si sia solo agli inizi delle ricerche su questo straordinario principio attivo, i risultati sono notevoli.
Proprio come il cbd, il cannabigerolo è privo degli effetti psicotropi del thc ed è efficace contro il dolore cronico. È anche consigliato in caso di ansia o depressione, pare infatti che interagisca con un neurone in grado di regolare la tensione emotiva e la conseguente rigidità muscolare.
Sembra che intervenga con successo sulle malattie infiammatorie e sui disturbi cronico intestinali. Insomma, ottimo per tutto quello che riguarda le infiammazioni del colon e dell’apparato digestivo.
Ulteriori ricerche dimostrano che la sua utilità anche contro le malattie neurodegenerative e ricerche ancora in corso stanno dimostrando che il cannabigerolo, combatte alcune forme batteriche forti, curate finora solo con antibiotici molto potenti.
Dato che sono completamente assenti gli effetti collaterali del THC e potenziati quelli del CBD, il cannabigerolo può essere considerato il principio attivo del futuro nel mondo della cannabis legale. Va ricordato che esattamente come per l’assunzione di CBD, anche il cannabigerolo non va somministrato a chi non abbia compiuto 18 anni.
Vaporizzare i singoli cannabinoidi a temperature specifiche con il vaporizzatore
Vaporizzare cannabis è una sorta di presa di consapevolezza, una scelta di vita. Si decide di prestare attenzione alla propria salute e di abbandonare per sempre gli effetti spiacevoli della combustione.
La combustione del fumo tra l’altro ha un rilascio di cannabinoidi del 12%, mentre la conduzione o la convezione di vapore tipica dei vaporizzatori, vanta un’alta percentuale di rilascio del principio attivo: circa il 90%.
Visto che differenza? E se vi dicessi che i singoli cannabinoidi per essere assunti al meglio possono essere vaporizzati a una determinata temperatura?
Proprio così. Uno dei grandi vantaggi del vaporizzatore è la regolazione della temperatura, che permette non solo di evitare la combustione e i suoi spiacevoli effetti, ma anche di trarre il meglio da ogni principio attivo.
Il CBD per esempio dà il suo massimo tra i 160 e i 180 gradi. Se invece stai utilizzando dei fiori di THC, dovrai alzare la temperatura tra i 180 e i 200 gradi. Per quanto riguarda il cannabigerolo invece, si tratta di un principio attivo che ha bisogno di una temperatura un pochino più elevata, siamo intorno ai 210°.
Con tutti i vaporizzatori che troverete sul sito della nostra azienda di cannabis light, potrete regolare comodamente la temperatura per un risultato ottimale, portatile e per tutti i gusti. Fare un giro sul nostro sito, Terre di Cannabis, può essere un buon modo per scoprire anche le nostre varietà di marijuana light.
Ci teniamo a ricordare che i nostri fiori, oltre che essere particolarmente ricchi di CBD, sono tutti coltivati in modo responsabile, biologico e naturale.
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