Fiore di cannabis

Consumo di cannabis light durante la quarantena

In questo articolo vi parleremo della crisi, dovuta al coronavirus che abbiamo vissuto in questi ultimi periodi. Ci sono stati molti problemi tra le persone e non solo economici, tante situazioni sgradevoli si sono ripercosse nella vita quotidiana, come lo stress, l'ansia, l'insonnia ecc... Questa situazione ha messo a dura prova molti di noi, ma tante persone si sono rivolte alla cannabis light e hanno trovato grossi benefici.

Nello specifico vi racconteremo:

  1. Come abbiamo vissuto la quarantena
  2. Perché le persone si rivolte a questo mercato?
  3. Proprietà delle infiorescenze di cannabis light
  4. Quali sono le proprietà del Cbd?

Cannabis light

Come abbiamo vissuto la quarantena

Il periodo di quarantena quarantena ha cambiato le nostre abitudini. C'è chi ha iniziato a cucinare e chi si è convertito agli ordini a domicilio, chi si è dato allo sport e chi invece si è arreso alla chiusura delle palestre. Moltissime persone hanno faticato a dormire come al solito e hanno avuto bisogno di un piccolo aiuto per riposare meglio. Siamo stati sottoposti a un flusso costante di informazioni e conversazioni monotematiche, che non hanno fatto altro che aumentare la preoccupazione e l'ansia per la situazione che stiamo vivendo, con ripercussioni sulla qualità del sonno e sull'umore.

Ma il peggioramento della qualità del sonno non è solo una questione di stress: molte delle persone che prima del lockdown facevano una vita frenetica, si sono ritrovate ferme in casa all'improvviso, con la conseguenza di arrivare alla sera molto meno stanche del solito e di faticare a dormire. Il consumo di cannabis light in Italia è aumentato del 500% durante il lockdown, complici il forte stress e il cambio dei ritmi di vita. Il settore ha vissuto un boom sia nella produzione che nella vendita al dettaglio, con un incremento esponenziale delle consegne a domicilio. 

Anche negli USA il lockdown è stato preceduto da un vero e proprio assalto ai dispensari di cannabis, che in un primo momento sono stati chiusi e poi subito riaperti perché considerati bene di prima necessità. Parliamo dei dispensari di cannabis venduta per uso ricreativo, non di quelli che distribuiscono cannabis terapeutica, aperti al pari delle farmacie. In Italia, purtroppo, non è andata allo stesso modo e i rivenditori di cannabis light sono stati chiusi per quasi due mesi, al pari di molti altri esercizi non considerati di prima necessità.

In Italia però è possibile comprare cannabis light anche dal tabaccaio, attraverso i distributori automatici di cui sono forniti molti negozi ma soprattutto online

Perché le persone si sono rivolte a questo mercato?

La cannabis legale ha moltissime proprietà benefiche per il corpo umano e durante il lockdown in tantissimi hanno deciso di sperimentare questa sostanza che ha % THC sotto lo 0,5. La cannabis light è un rimedio perfetto se si hanno problemi di sonno o si fatica ad addormentarsi, perchè il CBD rilassa corpo e mente e facilita il riposo, agendo sui recettori CB1 e CB2 del sistema endocannabinoide. Buona parte dei nuovi acquirenti di marijuana light si è avvicinata a questo mercato per trattare altri problemi comparsi durante la quarantena, non solo disturbi del sonno (l'insonnia): in tanti hanno sentito il bisogno di qualcosa di nuovo per dare un tocco in più alle giornate casalinghe. Vaporizzare marijuana light, infatti, può essere un buon modo per per godersi un pomeriggio all'ombra sul terrazzo o per rendere perfetta una serata film+divano. 

Cannabis light

Tuttavia, la maggior parte dei neo appassionati di cannabis light è composta da coloro che prima del lockdown consumavano cannabis tradizionale, ad alto contenuto di THC. La quarantena ha costretto a casa anche i pusher che, da un momento all'altro, hanno chiuso bottega lasciando all'asciutto migliaia di persone. Il problema è stato soprattutto dei consumatori occasionali, che avrebbero voluto godersi una cannetta di tanto in tanto e invece non sapevano più a chi rivolgersi.

I consumatori abituali, invece, non dovrebbero essere stati colpiti troppo da questo problema, perché di solito hanno contatti di fiducia e difficilmente si riforniscono in strada.

Oltretutto il prezzo dell'erba ad alto contenuto di THC è quasi raddoppiato in moltissime città italiane, rendendo molto più conveniente l'acquisto della marijuana light, che può essere tranquillamente acquistata online e consegnata a domicilio


Proprietà benefiche delle infiorescenze di cannabis light

Il CBD o cannabidiolo è uno degli 80 composti presenti nella cannabis sativa, i famosi cannabinoidi. Messo in ombra dal THC per lungo tempo, il CBD è stato molto studiato dalla comunità scientifica negli ultimi dieci anni e una grande quantità di studi dimostra la sua capacità di trattare una vasta gamma di malattie resistenti ai farmaci tradizionali. Non ha controindicazioni e i pochi effetti collaterali (leggera sonnolenza, secchezza delle fauci...) sono trascurabili rispetto a quelli della maggior parte dei farmaci in commercio. 

Stai cercando una cannabis light di qualità che ti aiuti a dormire? Perla è l'ideale.

La cannabis tradizionale, quella che si compra in modo illegale, ha sempre un alto contenuto di THC e concentrazioni molto basse di CBD. Fumare marijuana, quindi, non garantisce tutti i benefici di cui vi parleremo, proprio perché il vero artefice di questi benefici è quasi esclusivamente il CBD, di cui invece è ricca la cannabis light. 

Coltivazione cannabis light

Quali sono le principali proprietà del CBD?

  • Allevia il dolore. Tra i vantaggi del CBD, la sua proprietà di analgesico naturale è sicuramente in cima alla lista. Il CBD inibisce la trasmissione neuronale nei percorsi di creazione del dolore, come dimostra uno studio del 2012 sul Journal of Experimental Medicine, secondo cui il cannabidiolo ha agito in modo significativo sul dolore infiammatorio e neuropatico cronico nei roditori a cui è stato somministrato. Si tratta di una grande scoperta, dal momento che il CBD – combinato con il THC in uno spray orale - sembra funzionare anche sul dolore neuropatico nella sclerosi multipla, invalidante in oltre il 50% dei pazienti.
  • Riduce l’infiammazione e rinforza il sistema immunitario, grazie alla capacità di mantenere l'omeostasi del corpo, che lo rende un agente terapeutico molto promettente per una varietà di disturbi infiammatori e per molte malattie autoimmuni.
  • Riduce l’ansia. Gli studi effettuati sugli animali e su volontari sani suggeriscono chiaramente un effetto ansiolitico del CBD. Uno studio del 2011 ha confrontato gli effetti di una simulazione di public speaking su pazienti sani e su pazienti affetti da disturbo d’ansia sociale, trattandone alcuni con il CBD e altri con un placebo. Il gruppo trattato con il CBD ha sperimentato una significativa riduzione dell’ansia e del disagio nella prestazione, mentre il gruppo placebo ha presentato maggiore ansia, indebolimento cognitivo e senso di disagio.
  • Protegge dalle malattie neurodegenerative. E’ stato scoperto che il CBD è in grado di inibire gli effetti tossici del glutammato e delle specie di ossigeno radicale (ROS) nel cervello, impedendo così la morte delle cellule cerebrali, oltre ad avere più potere antiossidante della vitamina C (acido ascorbico) o della vitamina E (α-tocoferolo). Inoltre protegge le cellule del cervello dalla tossicità beta-amiloide, e perciò risulta utile per trattare anche le malattie di Alzheimer e di Parkinson.
  • Allevia la nausea. La cannabis è considerata un antiemetico efficace da tempi lontanissimi. I ricercatori hanno scoperto che il cannabidiolo agisce in maniera difasica, il che significa che in dosi basse sopprime il vomito indotto dalla tossina, ma in dosi elevate può aumentare la nausea oppure non avere alcun effetto.
  • Riduce l’incidenza del diabete. Uno studio del 2006 ha rilevato che il trattamento con CBD ha ridotto significativamente l’incidenza del diabete in topi diabetici non obesi, da un’incidenza del 86% in topi non trattati ad un’incidenza del 30% nei topi trattati con CBD. I vantaggi del CBD hanno inoltre mostrato una significativa riduzione dei livelli plasmatici di citochine pro-infiammatorie.
  • Promuove la salute cardiovascolare. Uno studio del 2013 pubblicato dal British Journal of Clinical Pharmacology riporta che il CBD protegge dai danni vascolari causati da un elevato livello di glucosio, da infiammazioni o da diabete di tipo 2; inoltre, il CBD ha dimostrato essere in grado di ridurre l’iperpermeabilità vascolare (che provoca la sindrome da permeabilità intestinale).

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