Ala di aereo in volo su tramonto

Posso portare cannabis light sull aereo

In questo articolo vi racconteremo se è possibile trasportare cannabis sull'aereo, le regolamentazioni, le leggi e tutto quello che bisogna sapere per stare tranquilli. Leggi tutto l'articolo per scoprire se è possibile trasportare la cannabis light in aereo, nello specifico affronteremo questi argomenti:

  1. Cannabis legale, di cosa parliamo?
  2. Cannabis light in Italia
  3. Cannabis light all'estero
  4. E la cannabis terapeutica?

Svapare marijuana legale prima di andare a letto è un'abitudine cara a molti fumatori. C'è chi lo fa per rilassarsi e dormire meglio e chi per lenire i sintomi di patologie muscolari o neurologiche, ma in entrambi i casi consumare marijuana light potrebbe diventare un problema se si ha in programma un viaggio in aereo. Tutti sanno che negli aeroporti i controlli sono sempre più stringenti e che il possesso di cannabis è punito dalla legge italiana, ma cosa succede con l'erba legale?

Fumare erba legale non è sempre un'abitudine ricreativa. Spesso chi fa uso di cannabis light e olio di cbd ha bisogno del cannabidiolo per ragioni terapeutiche, per rilassare i muscoli o combattere il dolore cronico e non può rinunciarvi neanche per qualche giorno.

C'è chi utilizza la cannabis light solo in aereo perché ha paura di volare. Cosa fare se si ha bisogno della propria cannabis legale e si vuole trasportarla in aereo? 

Cannabis light

Cannabis legale: di cosa parliamo esattamente?

Negli ultimi anni molti paesi hanno depenalizzato il consumo e il possesso di cannabis, sia a scopo ricreativo che terapeutico, rendendo possibile la vendita legale di erba e derivati. L'Italia ha legalizzato la cannabis light nel 2018, poco dopo la Svizzera, grazie alla legge 242/2016. La cannabis light è cannabis sativa con livelli di THC inferiori allo 0,2% e del tutto priva di effetti psicoattivi, coltivata in Italia e inserita nel Catalogo ufficiale della Comunità europea, che contiene 67 genetiche legali di cannabis light. Otto di queste sono italiane, e sono le uniche a poter essere coltivate nel territorio nazionale, dal momento che la legge 242/2016 vieta l'importazione e l'ibridazione delle piante di marijuana light. Il CBD invece è contenuto in quantità variabili. 

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La canapa legale è la novità degli ultimi anni: secondo Coldiretti il giro d'affari stimato è di oltre 40 milioni di euro e in 5 anni i terreni coltivati a canapa sono passati da 400 nel 2013 a quasi 4.000 nel 2018. Risulta molto difficile avere i dati per la sola cannabis light, in quanto queste coltivazioni rientrano in quelle industriali, che nell’Unione Europea arrivavano a 33.000 ettari nel 2016 secondo le stime di EIHA - European Industrial Hemp Association, che riunisce diverse decine di coltivatori e produttori in tutta Europa. Di questo totale, quasi la metà si trova in Francia, con ben 17.000 ettari, mentre in seconda posizione con un grande distacco troviamo l’Estonia con 3500 ettari. L’Italia invece si posiziona quarta con 2300 ettari, dietro ai Paesi Bassi.

Cannabis light in Italia

Da quando l'Italia ha legalizzato la cannabis light, la sostanza può essere venduta, acquistata e trasportata su tutto il territorio nazionale. Questo vuol dire che se prendete un aereo per andare da Milano a Palermo non avrete alcun problema nel portare con voi la cannabis light. Il punto della questione non è infatti il trasporto in se', ma la legge con cui bisognerà fare i conti una volta scesi dall'aereo

In Italia, quindi, nessun problema in volo. Bisogna però sapere che ci sono alcuni accorgimenti da compiere prima di recarsi in aeroporto, utili per evitare problemi prima di imbarcarsi ed evitare di perdere troppo tempo per i controlli. 

Noi abbiamo sempre viaggiato seguendo tre regole fondamentali: 

  • Mantenere il prodotto sigillato all’interno della confezione.
  • Portare con voi lo scontrino di acquisto.
  • Non esagerare con la quantità.
  • Di certo il possesso di cannabis attirerà l'attenzione del personale dell'aeroporto e dei cani antidroga, ma muoversi con piccole quantità sigillate di erba legale vi permetterà di uscirne con facilità. La legge italiana considera legali la cannabis light e l'olio di CBD venduti con le rispettive certificazioni di idoneità, quindi se decidete di portarli con voi non state infrangendo la legge.

    Cannabis light online

    È possibile però che le autorità decidano di sequestrare il prodotto per accertarsi che rispetti i limiti fissati dalla legge; portare con sé lo scontrino di vendita può rivelarsi molto utile per non perdere troppo tempo. Davanti alla confezione integra e allo scontrino di vendita, le autorità aeroportuali non potranno dubitare del vostro acquisto e del suo contenuto. 

    Cannabis light all'estero

    Abbiamo scoperto che viaggiare in Italia con la cannabis light è possibile. Ma cosa succede se bisogna prendere voli internazionali? Negli ultimi anni molti paesi hanno legalizzato il consumo di cannabis e prodotti a base di cannabis, con e senza THC, ma nella maggior parte dei paesi del mondo il trasporto aereo di erba è punito con il carcere. In Croazia, ad esempio, il possesso di cannabis, sia psicotropa sia light, è punito con la detenzione dai 3 ai 15 anni, in base alle quantità e in alcuni paesi dell’Africa sub-sahariana il possesso di marijuana può portare anche alla pena di morte.

    Il nostro consiglio è questo: prendere voli internazionali in possesso di cannabis o di prodotti a base di CBD è assolutamente da evitare. 

    Nel 2018 la Farm Bill – la legge USA sull'agricoltura - ha legalizzato canapa industriale e CBD, distinguendo tra prodotti a base di marijuana contenenti THC e prodotti contenenti CBD. Tuttavia, il sito web della TSA - Transportation Security Administration – afferma ancora che “il possesso di marijuana e prodotti a base di cannabis, come l'olio di cannabidiolo (CBD), è illegale secondo la legge federale”.

    Cannabis light Italia

    È probabile che la TSA non abbia aggiornato le sue politiche sul suo sito web, considerato che la priorità dell'agenzia è rilevare potenziali minacce ai passeggeri e all'equipaggio, cercando soprattutto armi da fuoco e altre armi, non di cannabis o di prodotti CBD

    Bisogna però sapere che gli USA vietano il trasporto di sigarette elettroniche e vaporizzatori, che possono essere soltanto imbarcati in stiva sia per viaggio internazionali che intercontinentali. 


    E la cannabis terapeutica?

    Il TSA ha definitivamente vietato anche il trasporto di cannabis terapeutica sui tutti i voli aerei, anche interni. Molti aeroporti statunitensi, come quelli di Denver e Las Vegas, sono dotati di depositi a disposizione dei cauti passeggeri che intendono lasciare a terra le proprie scorte prima di mettersi nei guai e di cestini per buttarla via prima di incontrare i cani antidroga. Il Canada, inoltre, vieta importazione ed esportazione di cannabis medica per e da pazienti. I cittadini canadesi non possono neanche rifornirsi all’estero della propria cannabis terapeutica ad uso domestico.

    Gli stati europei non se la passano meglio e sono lontanissimi da avere una legislazione armonica in materia di cannabis terapeutica. Se siete in possesso di una prescrizione medica, potrete viaggiare all’estero portando con voi una scorta di cannabis terapeutica per 30 giorni di cura. 

    Nei Paesi Bassi, ad esempio, i pazienti in cura con cannabis terapeutica dovranno recarsi in un ufficio pubblico per procurarsi i documenti necessari per poter viaggiare con il proprio medicinale, con cui potranno attraversare un massimo di 4 Paesi dell’area Schengen. I Certificati di Schengen vanno firmati dal medico di base, quindi approvati dal Central Administrative Office (CAK). 

    In generale, vi consigliamo di contattare l’ambasciata del Paese che state per raggiungere, per essere certi di non aver sbagliato qualcosa. Secondo un rapporto dell’European Monitoring Centre for Drugs and Drug Addiction (EMCDDA), solamente i “farmaci a base di cannabis certificata” sono considerati legali.  Lo spray sublinguale Nabiximols, le capsule di Dronabinol e quelle di Nabilone, oltre a cinque varietà di infiorescenze di cannabis della Bedrocan, sono gli unici prodotti a base di cannabis terapeutica autorizzati per il trasporto da parte dei viaggiatori europei. 

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