Trimming cannabis

Trimmare fiori di cannabis: freschi o essiccati?

Pro e contro, opinioni e nuove frontiere del trimming

Il processo di essiccazione è la fase che decreta se la cannabis che avete coltivato sarà di alta qualità oppure no: durante l'essiccazione si può perdere, preservare, o migliorare l'odore delle cime, e si può affinare il sapore e la potenza della cannabis. Un processo di essiccazione errato può rovinare persino i germogli di qualità migliore, vanificando il lavoro di mesi. La corretta essiccazione richiede tempo e pazienza, ma la qualità della cannabis ricompenserà di tutti gli sforzi. 

L'obiettivo del processo di essiccazione è di ridurre l'acqua contenuta nei germogli, che dovrà passare dal 75% al 10-15%, in un tempo consigliato di 10-14 giorni. È importante fare in modo che i rami non si tocchino fra di loro, per evitare che acquisiscano una forma innaturale durante l'essiccazione. È ottimale liberarsi della maggior quantità di acqua possibile durante i primi 3 giorni di trattamento; da qui in poi il processo sarà in discesa. 

È importante tenere sotto controllo la temperatura, l'umidità, la luce e l'aria. 

 

  • Temperatura

  • Durante i primi 3 giorni sarebbe ottimale tenere le piante a una temperatura stabile di 20 gradi Celsius. In questo modo i germogli si asciugheranno velocemente, senza seccarsi troppo. Dopo i primi 3 giorni la temperatura dovrebbe essere abbassata a circa 17-18 gradi Celsius, in modo da rallentare il processo.

     

     

    Umidità 

    Durante i primi 3 giorni l'umidità relativa dovrebbe aggirarsi intorno al 50%. Dopo tre giorni l'umidità relativa dovrebbe salire a circa il 60%, anche in questo caso per rallentare il processo di essiccazione. 

  • Aria

  • È molto importante che ci sia abbastanza ricircolo d'aria nella stanza, per questo è consigliabile utilizzare un ventilatore elettrico. Un dispositivo di ventilazione può anche tornare utile per controllare la temperatura e l'umidità. Non puntare, però, l'apparecchio direttamente sui germogli, ciò potrebbe seccare i germogli di cannabis in modo improprio. 

     


  • Luce
  • La stanza dovrebbe essere relativamente buia poiché la luce, soprattutto i raggi diretti del sole, degradano alcuni cannabinoidi.

     

     

    Trimming: prima o dopo l'essiccazione? 

    Come in tutti i settori, anche nel mondo della cannabis si sono create fazioni di professionisti che prediligono questa o quella tecnica. 

    Questo accade anche nel trimming, l'arte di rimuovere le foglie che nascono intorno al fiore di cannabis. Secondo alcuni professionisti è preferibile rimuovere le foglie prima di essiccare la cannabis appena raccolta, perciò consigliano di agire sulle infiorescenze ancora fresche. Altri growers invece sostengono che sia meglio eliminare il fogliame dal fiore secco


    Cosa è meglio? Entrambe le tecniche hanno pro e contro. Vediamoli insieme.

    • WET TRIMMING 

    Rimuovere le foglie subito dopo aver raccolto le piante è la strategia più consigliata da molti coltivatori. È un metodo semplice e pratico, consigliabile soprattutto per chi è alle prime armi. Quando le foglie sono ancora fresche e resistenti è più facile trovarle e raggiungere le parti interne delle cime per rimuovere tutti i loro steli. Quando si procede al trimming delle cime fresche, il processo è molto più veloce. Dovrete solo preoccuparvi di essiccare le cime, senza pensare al tempo che potreste perdere per rimuovere in un secondo momento le foglie. Durante l'essiccazione c'è il rischio che si sviluppino muffe tra gli steli delle foglie e le cime; è importante rimuovere alla perfezione gli steli dalle cime per ridurre al minimo i rischi.

    Il wet trimming è preferibile anche dal punto di vista estetico. La pulizia accurata delle cime fresche darà ai fiori un aspetto molto più elegante e gradevole, fondamentale soprattutto per chi coltiva a livello professionale in paesi dove è consentita la vendita della cannabis.

     

    • DRY TRIMMING
    Secondo altri coltivatori, invece, è il dry trimming il metodo di manicure delle cime più accurato. Malgrado la sua minore efficienza, in alcuni casi può offrire risultati migliori. La maggior parte dei coltivatori che sceglie il metodo del trimming a secco vuole evitare che le cime si disidratino troppo velocemente, per preservarne il sapore. Le foglie più grandi copriranno le cime mantenendo la giusta umidità, fino a quando l'intero ramo sarà completamente essiccato. 

    Il dry trimming comporta però maggiori difficoltà. Spesso inoltre non è possibile rimuovere tutte le foglie, in quanto molte di esse saranno ricoperte da cristalli di resina e, essiccandosi, si saranno accartocciate intorno alle cime. Ovviamente eliminarle tutte non è impossibile, ma richiede estrema attenzione e pazienza. 

    Questa tecnica può rendere più piacevole l'esperienza complessiva. Più tempo ci metteranno ad essiccare i vostri raccolti e più la clorofilla verrà eliminata lentamente. Questo meccanismo tende a dare un sapore ed un profumo più grezzo alle cime e non è apprezzato da tutti i consumatori.

     

    I trimmer 

    Ovviamente il trimming non deve essere eseguito necessariamente a mano. Per i growers professionali sono stati inventati apparecchi che permettono di trattare contemporaneamente una grande quantità di cannabis: i trimmer. 

    I trimmer sono strumenti che permettono di tagliare e sminuzzare rami, fiori e foglie in eccesso dalle piante delle vostre coltivazioni. Il trimmer è la soluzione ideale per chi dispone di un ampio giardino o di una coltivazione di piccole e medie dimensioni in cui si abbia la necessità di cimare e pulire le piante in modo rapido e semplice.

    La maggior parte dei trimmer in vendita sono dotati da una pratica manovella che attiva un sistema di lame, collocate al di sotto di una griglia di sicurezza. Grazie a questo meccanismo è possibile procedere con rapidità e maggiore comodità alla pulizia e rifinitura delle piante e dei fiori.

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