Foglia di marijuana

Coltivare cannabis in acquaponica

In questo articolo vi racconteremo una tecnica per coltivare che sfrutta l'uso dell'acqua: acqua ponica o idro ponica. Uno dei metodi all'avanguardia, che non si avvale della classica terra e che è stato dichiarato come un modo "green" perché è una modalità soft nei confronti dell'ambiente circostante. Nello specifico vi parleremo di:

  1. Coltivazione acquaponica: come funziona?
  2. Coltivazione in terra Vs acquaponica
  3. I pro e i contri del terriccio
  4. I pro e i contro dell'acquaponica
  5. Cosa serve per costruire un impianto idroponico?

Cannabis light

Chi non pratica il giardinaggio pensa che l'unico modo per coltivare una pianta con successo sia piantarla in un po' di terriccio e lasciare che la natura faccia il suo corso. In verità ci sono moltissimi modi per far crescere rigogliosa una pianta, e non sempre la terra è parte del piano: è possibile coltivare utilizzando la fibra di cocco, l'argilla e l'acqua.

Oggi ci concentreremo proprio sulla coltivazione che sfrutta l'acqua e il principio dell'osmosi, la cosiddetta coltivazione idroponica o acquaponica, che promette grandi risultati con il solo utilizzo di acqua e sostanze nutritive. L'idroponica funziona con moltissimi tipi di piante e, ovviamente, può essere usata anche per la coltivazione della cannabis. Vuoi sapere come? Continua a leggere!

Coltivazione acquaponica: come funziona?

La coltivazione acquaponica o idroponica è una tecnica di coltivazione molto antica, che sfrutta l’acqua per far crescere le piante, senza che queste abbiano bisogno di terra o altro. Ovviamente però bisogna trovare una soluzione alternativa per veicolare cibo e sostanze nutritive: bisogna infatti scegliere un substrato alternativo come l’argilla espansa, la fibra di cocco o un mix di essi. A differenza del terriccio, l'acqua non è così ricca di sostanze nutritive: le piante coltivate in acquaponica vengono nutrite solitamente con una soluzione composta da acqua e da elementi inorganici minerali, che vengono somministrati alle piante. C'è una tecnica, detta coltivazione aeroponica, che prevede la coltivazione di piante senza l’utilizzo di acqua, argilla o fibra di cocco; le piante sono sostenute artificialmente e la loro alimentazione è garantita da acqua ricca di nutrienti minerali, che viene nebulizzata nello spazio di coltivazione investendo direttamente la pianta e le sue radici.

Cannabis light

Questo nuovo metodo di coltivazione si sta diffondendo con velocità sia in Italia che nel resto del mondo: la coltivazione idroponica presenta numerosi vantaggi e può essere utilizzata per diversi scopi, sia per usi personali che professionali. Si tratta di una coltivazione che deve essere portata avanti necessariamente indoor, che permette di controllare con accuratezza tutti i fattori che possono influenzare la crescita della pianta e di tenere al sicuro il segreto, se coltivate cannabis di nascosto dai vicini.

Uno dei vantaggi principali della coltivazione idroponica è il risparmio di spazio: l’orto idroponico, grazie al peso ridotto e alla possibilità di essere spostato facilmente, permette di coltivare anche in luoghi normalmente non sfruttabili, come ad esempio pareti verticali, che diventano invece veri e propri orti, o anche su piccoli balconi di casa. Potrete infatti coltivare verdure e ortaggi sani in modo semplice senza l’utilizzo del terreno. E lo stesso vale per la cannabis!

Inoltre, il dispendio idrico è minore: l’acqua somministrata con i sistemi idroponici è circa un decimo rispetto a quella necessaria per irrigare un campo in cui avrete piantato la stessa quantità di piante di cannabis, grazie alle tecnologie di recupero e di disinfezione dell’acqua in dotazione ai sistemi idroponici. La serra idroponica è, quindi, un sistema di coltivazione molto economico poiché garantisce una crescita e produzione superiore rispetto alla tradizionale crescita in terra e necessita di poca acqua, infatti se ne risparmia fino al’80 rispetto alle coltivazioni di pieno campo. Ultimo, ma non meno importante, è l'aspetto igienico: una serra idroponica è più pulita di una in cui si coltivi in maniera tradizionale e non veicola batteri o funghi.


Coltivazione in terra vs idroponica

Il terriccio è uno dei sistemi più utilizzati per la coltivazione di Cannabis, perché è il materiale più semplice da reperire ed è la soluzione più naturale a disposizione dell'uomo. Il terreno garantisce la protezione delle radici, il sostegno e il nutrimento per la pianta; questo vale per la cannabis, ma – in linea generale – funziona anche per tutte le altre colture. Utilizzando il terriccio, il coltivatore si occuperà soltanto dei lavori di mantenimento, come irrigare e concimare e non dovrà preoccuparsi di altri fattori.

I pro del terriccio:

- Semplicità ed ecosostenibilità

- Sapore più deciso della cannabis

- Autobilanciamento del ph

- Maggiore tolleranza agli errori di concimazione  

- Substrato molto caro ai coltivatori biologici

I contro del terriccio:

- Crescita più lenta

- Controllo del drenaggio

- Lavaggio delle radici molto complesso

- Rese produttive potenzialmente inferiori

- Rischio di infestazioni e malattie

- Tempi di risposta delle piante più lenti

Coltivazione cannabis

Coltivare Cannabis in un sistema idroponico richiede un po' di sforzo in più, ma garantisce molte soddisfazioni anche al grower principiante. Le radici delle piante vengono sospese su speciali griglie posizionate all'interno di vasi o secchi, oppure possono fuoriuscire dalla lana di roccia adattata alla coltivazione. Al di sotto delle radici scorre una soluzione acquosa ricca di nutrienti che, goccia a goccia, soddisfano le esigenze nutrizionali delle piante, mantenendole in piena forma. I sistemi idroponici offrono moltissimi vantaggi, soprattutto per chi vuole mantenere un rigoroso controllo della coltivazione.


I pro dell'acquaponica:

- Controllo esatto del pH e delle sostanze nutritive

- Rese molto abbondanti

- Crescita veloce

- Scarsa necessità di concimi sintetici

- Basso rischio di malattie e infestazioni parassitarie

- Tempi di recupero molto veloci

- Sistema colturale adattabile alle esigenze del coltivatore

I contro dell'acquaponica:

- Sistema complesso da tenere sotto controllo

- Controllo molto preciso del pH

- Difficoltà di coltivazione biologica

- Costi elevati

- Sapore meno intenso dell'erba coltivata in terra

Cannabis light

Cosa serve per costruire un impianto idroponico?

La coltivazione idroponica garantisce rese copiose in cambio di tanta attenzione alle condizioni della piantina, delle radici e del ph. Richiede anche un po' di spese iniziali per acquistare un kit di coltivazione idroponica o per costruirlo in casa, ma promette grandi soddisfazioni e un po' di libertà in più rispetto alla terra.

Ecco cosa vi servirà:

  • Lampade al LED o al sodio e supporti per orientarle correttamente, a distanza dalle piante;
  • Growbox sufficientemente grande da poter contenere le piante una volta cresciute;
  • Vassoio su cui poggiare le piante e serbatoio per l'acqua;
  • Argilla espansa e fibra di cocco come substrato di coltivazione;
  • Pompa per il drenaggio e la distribuzione dell'acqua: si tratta di uno strumento acquistabile presso i rivenditori di prodotti per piante e pesci, dal momento che queste pompe sono utilizzate principalmente per il ricambio dell'acqua negli acquari di pesci rossi e pesce gatto;
  • Ventole di aerazione e tubi di canalizzazione dell'acqua;
  • Filtro a carbone, per contenere gli odori e ripulire l'aria all'interno del grow box;
  • Sostanze nutritive per idroponica;
  • Misuratore del pH, per tenere sempre sotto controllo l'acidità della soluzione acquosa contente i nutrienti;
  • Igrometro, uno strumento digitale che misura la temperatura e l'umidità relativa dell'aria.

Diversamente, potrete decidere di lasciar fare ai professionisti e acquistare un kit per idroponica già bello e fatto. Si tratta di kit completi di lampade, ventole, tubi e tutto il necessario per la coltivazione; di solito non contengono quegli elementi che si affidano alla discrezionalità del grower, come la scelta del substrato e i nutrienti sa somministrare alla pianta.

Sono kit che si acquistano con facilità anche online al prezzo di circa 200 euro; se invece volete fare da soli, magari riciclando strumenti che avete già in casa, vi consigliamo di investire su un buon sistema di illuminazione e di aerazione, da cui dipende buona parte della riuscita della coltivazione.

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