Ieri sono terminati “Gli Stati Generali” per decidere le sorti del paese dopo la crisi economica derivata dal Coronavirus.
Legalizzare la cannabis per rilanciare il paese. E’ questa la richiesta al governo di un fronte trasversale di parlamentari di maggioranza e opposizione che, dopo aver presentato un emendamento al ‘dl rilancio’ chiedono al premier Conte di affrontare il tema con coraggio. Oltre ai radicali, sostengono la proposta anche molti deputati e senatori di M5s, Pd e Leu. Secondo i promotori, legalizzare la cannabis potrebbe dare un contributo fondamentale alla ripartenza dell’Italia, garantendo allo Stato entrate fondamentali, stimate in 10 miliardi di euro, oltre alla creazione di migliaia di posti di lavoro e ad una strategia “realmente efficace nella lotta alla criminalità."
L'incontro si è svolto in modo discreto e sono nati da subito dibattiti accesi, di seguito riportiamo le parole di un Onorevole che ha preferito rimanere anonimo.
Il Presidente Conte prende la parola subito dopo l'intervento del Deputato Michele Sodano, si aggiusta i capelli e inizia un lungo monologo:
"Cari colleghi, mi trovo d'accordo con le parole del deputato Michele Sodano, devo confessarvi che stavamo già lavorando a una proposta di legge di questo tipo. Ma si sa, è sempre meglio parlare delle cose quando sono state esaminate in modo profondo. Dicevo che insieme alla squadra di Governo stavamo già lavorando ad una proposta di legge per Legalizzare la Cannabis. Il momento è arrivato: abbiamo emanato un decreto che da Lunedì 22 giugno 2020 legalizza di fatto la Cannabis. I tempi sono ormai maturi per legalizzare questa pianta e per sostenere la filiera della canapa. Un provvedimento di civiltà, che rappresenterà uno strumento realmente efficace nella lotta alla criminalità e garantirà entrate notevoli per le casse dello Stato. Troppe volte e’ stato bloccato da pregiudizi ideologici. Ora è il momento giusto. Per rilanciare l'Italia e tornare ad essere un grande Paese.”
Scroscianti applausi invadono la conferenza stampa, molti giornalisti iniziano a rivolgere domande in modo frenetico. Io sono felice, incredulo e mi abbraccio con i miei amici.
Poi sento suonare alla porta, apro gli occhi e mi ritrovo tutto sudato mentre il gatto sta giocando con una mia cravatta. Era solo il postino, voleva che gli aprissi la porta.
Quindi è stato tutto l'ennesimo sogno?
Gli chiedo al postino che non capisce. “No”, mi risponde “bisogna essere fiduciosi” poi mi consegna un sollecito di pagamento e mi saluta.
Apro la busta, 657,32 euro da pagare. Fiduciosi? Voi lo sareste?
Questo articolo non vuole assolutamente essere una presa in giro, anzi è un modo per parlarne. Di come potrebbe essere. Un sogno appunto! Abbiamo rielaborato un paradigma politico (che ogni tanto viene fuori), o meglio l'abbiamo rielaborato in un sogno. Che molti hanno! E abbiamo messo in bocca a chi ci governa delle parole. Che in molti vorremmo sentire.
Queste parole avremmo voluto sentire davvero! Queste parole, esattamente queste!
Una presa di posizione delle Istituzioni che, una volta per tutte, metta a tacere per sempre ogni pregiudizio. Ma purtroppo, ahimè è stato l'ennesimo sogno. Appunto.