Vaporizzatore erba

Vaporizzare la cannabis per dormire

In questo articolo vi racconteremo le proprietà della cannabis light che aiutano a dormire, della loro capacità di allentare gli stati di tensione e agire in maniera positiva sull'organismo. Una pratica sana se realizzata con il vaporizzatore: un metodo che evita la combustione e che potrebbe aiutare a smettere di fumare le sigarette. Nello specifico vi parleremo di:

  1. Vaporizzare evita la combustione
  2. Differenza tra fumare o vaporizzare
  3. Le proprietà della cannabis light
  4. Svapare CBD per dormire

Vaporizzatore erba

Vaporizzare evita la combustione

Vaporizzare per non fumare è il futuro: ormai sono moltissime le persone che hanno scelto di abbandonare il tabacco in favore di questo metodo più sano per assumere la cannabis. Il vaporizzatore riscalda l'erba fino a quando i suoi componenti attivi vengono rilasciati sotto forma di vapore, che viene poi inalato attraverso una pipetta. Il materiale vegetale non viene bruciato e, di conseguenza, non si generano tutte le sostanze tossiche tipiche della combustione.

Potendo controllare la temperatura di vaporizzazione fino al raggiungimento della temperatura ideale, si favorisce il rilascio di tutti i cannabinoidi e terpeni contenuti nella cannabis. In generale, la temperatura ideale di vaporizzazione va dai 180 ai 210°C, mentre per raggiungere un high più energetico ed euforico bisogna muoversi su temperature inferiori, meglio se al di sotto i 190°C. 

Il mondo dei vaporizzatori è variegato e in continua evoluzione e - per orientarsi – bisogna conoscere alcuni dettagli fondamentali. Le tecnologie alla base del funzionamento dei vaporizzatori sono tre:

  1. CONDUZIONE → La conduzione è “la trasmissione di calore all’interno di un corpo o di due corpi tra loro in contatto, dalle zone a temperatura maggiore verso quelle a temperatura minore“. Nei vaporizzatori a conduzione, questo processo di verifica attraverso una sorgente di calore posta nella camera di vaporizzazione, su cui viene appoggiata direttamente la sostanza. I vaporizzatori a conduzione sono economici e facili da trasportare, grazie alle dimensioni ridotte e alla prolungata autonomia delle loro batterie. Tuttavia presentano dei rischi: tenendo la sostanza da vaporizzare direttamente a contatto con la sorgente di calore si rischia la combustione, nel caso in cui l'erba non sia esposta al calore in maniera omogenea. 

PRO

  • Semplicità di costruzione e minori costi
  • Velocità di riscaldamento
  • Di solito sono portatili

CONTRO

  • Rischio di combustione
  • Uso non omogeneo della sostanza: l'erba più lontana dall’elemento riscaldante non sarà vaporizzata come quella direttamente a contatto con la resistenza
Vaporizzatore Davinci

  1. CONVEZIONE → Il fenomeno della convezione si manifesta quando “un fluido entra in contatto con un corpo la cui temperatura è maggiore di quella del fluido stesso“. Nei vaporizzatori a convezione l’aria calda, generata dal vaporizzatore, passa attraverso l'erba, posizionata sopra la fonte di calore. A differenza dei vaporizzatori a conduzione, la sostanza non è direttamente in contatto con la fonte di calore, ma è appoggiata su una grata attraverso cui filtra l'aria bollente. Hanno costi più consistenti e si riscaldano più lentamente dei loro omologhi a conduzione.

PRO

  • Assenza di contatto tra elemento riscaldante ed erba
  • Vaporizzazione omogenea della sostanza
  • Qualità del vapore migliore

CONTRO

  • Bassa velocità di riscaldamento 
  • Costo maggiore
  • Solitamente non sono portatili
Vaporizzatore erba

Differenza tra fumare e vaporizzare 

C'è un fattore che fa la differenza tra fumare e vaporizzare: la temperatura a cui la  marijuana light viene sottoposta. Con la combustione si espone l'erba a un calore estremo, che può raggiungere temperature superiori ai 600°C.

Non appena la cannabis entra in contatto con la fiamma, tutti i cannabinoidi vengono rilasciati in un colpo solo. La sensazione di potenza del tiro tipica dei joint, però, è data più dal calore che dalla quantità di principio attivo in esso contenuto, perché l'88 % del fumo derivante della cannabis bruciata non contiene alcun cannabinoide.

In conclusione possiamo dire che le sostanze tossiche e cancerogene presenti nel fumo della cannabis sono identiche a quelle del fumo del tabacco, visto che il principio di combustione è il medesimo.

Con la vaporizzazione, invece, l'erba viene sottoposta a temperature più basse, con il risultato di salvare buona parte di cannabinoidi e terpeni. Il THC, ad esempio, va in ebollizione a circa 157°, con il risultato di riuscire ad assumere circa il 46% del principio attivo contenuto nell'erba vaporizzata. Contrariamente al fumo sprigionato dallo spinello, il vapore contiene circa il 90% di cannabinoidi e solo una piccola percentuale di sostanza chimica, comunque meno dannosa di quella generata dalla combustione ad altissime temperature.

Come si usa il vaporizzatore?

Le proprietà della cannabis light

Il consumo di cannabis è aumentato esponenzialmente negli ultimi anni, sia per ragioni terapeutiche che ricreative. Da quando la cannabis light è stata legalizzata in Italia, infatti, si è fatta molta informazione sulle proprietà della cannabis light e su come può aiutare a combattere problemi di sonno, stress e ansia. Il principio attivo si è dimostrato efficace anche per disturbi gravi come il glaucoma, il diabete, i sintomi di epilessia e sclerosi multipla. Questo è possibile grazie al cannabidiolo – o CBD – il principio attivo contenuto in quantità maggiore nella cannabis light, che è efficace come antinfiammatorio, antiemetico, antimicotico e miorilassante. 

La cannabis contiene oltre 100 cannabinoidi, 100 terpeni e numerosi flavonoidi, che possono essere estratti modificando la temperatura di vaporizzazione. La ricerca si è dedicata allo studio dei cannabinoidi minori e ha già confermato che il CBG (cannabigerolo) offre effetti antidolorifici e antinfiammatori, mentre il THCV (tetraidrocannabivarina) può aiutare a ridurre gli effetti negativi del THC e può combattere dolore e l'infiammazione. 

Chi inizia a vaporizzare cannabis light o olio di CBD fa una scelta di salute: con la vaporizzazione, il CBD arriva direttamente ai polmoni senza passare dall'intestino né dal fegato, quadruplicando la quantità di CBD che raggiunge il flusso sanguigno. Con la vaporizzazione si ottengono risultati paragonabili a quelli della somministrazione orale, ma con una quantità di CBD decisamente inferiore. Questo si traduce anche in un risparmio economico considerevole, dal momento che si ha bisogno della stessa quantità di sostanza per raggiungere un risultato maggiore. 

Come si pulisce il vaporizzatore?

Svapare CBD per dormire

Vaporizzare erba legale aiuta a conciliare il sonno: le proprietà miorilassanti del CBD, unite alla sua capacità di rilassare la mente, aiutano ad abbandonare lentamente il corpo al sonno e al riposo. I disturbi del sonno possono essere causa di molti altri malesseri, soprattutto dal punto di vista dell'umore: una bassa qualità del sonno altera i livelli ormonali e favorisce la produzione di cortisolo, ormone “cattivo” che causa ansia e stress.

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I problemi di sonno possono essere combattuti con una buona svapata serale, ma bisogna sapere che ci sono alcune varietà di cannabis che favoriscono il riposo più di altre: in generale, la famiglia delle Indica è considerata la migliore scelta se si vuole dormire bene, grazie al loro pesante effetto "stoned", corporeo e rilassante.

Le Sativa, invece, sono conosciute per i loro effetti più energizzanti e stimolanti, che le rendono perfette per il consumo diurno. Non ci sono studi che confermino la capacità delle Indica di conciliare il sonno, ma secondo alcune teorie queste erbe devono il loro titolo ai terpeni, le molecole aromatiche che definiscono odore, sapore e altre proprietà dei fiori di cannabis.

Secondo queste teorie, sono i terpeni a provocare gli effetti sedativi e, di solito, le Sativa ne contengono meno rispetto alle Indica, il che spiegherebbe la differenza tra gli effetti di un'Indica e quelli di una Sativa.

Alla luce di tutte queste consapevolezze, possiamo dire che svapare CBD è la miglior soluzione per il consumo di cannabis prima di andare a dormire, perché permette di godersi gli effetti rilassanti della cannabis light nel caldo del proprio letto, assecondandone gli effetti già con la testa sul cuscino. Oltretutto il vapore non puzza, a differenza del fumo del tabacco che si sprigiona dalla combustione di uno spinello. In terzo luogo è un metodo di consumo sano, che permette di sfruttare al massimo le potenzialità della propria erba senza danneggiare tessuti e polmoni. 

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Cannabis light

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