Terre di Cannabis: come coltiviamo Cannabis light in Italia. - terredicannabis

Terre di Cannabis: come coltiviamo Cannabis light in Italia.

Noi di Terre di Cannabis abbiamo scelto di puntare sulla qualità dei nostri prodotti, per offrire agli acquirenti le migliori infiorescenze di Cannabis legale che si possono trovare in commercio, per fare questo abbiamo sviluppato una ricerca costante per le nostre coltivazioni, che si avvale della collaborazione diretta dei migliori growers, genetisti e specialisti del settore. Dedichiamo un'attenzione particolare a tutte le fasi della coltivazione e vogliamo rendervi partecipi di alcuni segreti delle nostre piantagioni di Cannabis legale tramite le parole di Luca, il nostro responsabile delle coltivazioni in Abruzzo, al quale abbiamo chiesto:


Come è nata la tua esperienza di coltivatore di canapa?

“La mia esperienza con la canapa è nata quando mi sono reso conto del grandissimo potenziale che aveva questa pianta, soprattutto a livello terapeutico, anche senza il famoso principio psicoattivo chiamato thc. Molto di quello che ho imparato l'ho fatto da autodidatta, con ricerche personali sul web e studiando manuali ma il mio vero grande maestro e ispiratore è stato Mark Smith, venuto dall'Australia per insegnarci questo mestiere di "grower", e sono molto orgoglioso di avere avuto la possibilità di affiancarlo per alcuni periodi durante questa stagione.”

Come vengono preparati i terreni per la coltivazione?

“I campi sono stati prima di tutto arati e fresati. Lungo il confine del terreno abbiamo posizionato un recinto elettrificato a basso voltaggio in modo da tenere lontani gli animali che avrebbero potuto calpestare le piante. Abbiamo in seguito preparato l'impianto di irrigazione, partendo da grandi cisterne, un grande tubo principale da 50mm e steso le ali gocciolanti da 16mm con fori autocompensanti a passo 1 metro. Su questi tubi abbiamo posizionato un telo plastificato per la pacciamatura e abbiamo forato all'altezza del gocciolatore, dove in fase di trapianto va posizionata la piantina.


Come avviene il processo di semina?

Seminiamo a mano, seme per seme facendo crescere all'inizio le piantine in una nursery (piccola serra per la crescita di giovani piante) con temperatura e umidità controllate. Una volta raggiunta la lunghezza di 20 cm circa trapiantiamo le piante a mano in pieno campo, utilizzando un classico trapiantatore manuale.

 

Come controllate il ciclo vitale della pianta?

Durante la crescita abbiamo irrigato con acqua a ph controllato, con mandate specifiche per ogni appezzamento di terreno (calcolando i litri di acqua per numero di piante). Per una pulizia accurata, del terreno sotto le piante che rimane scoperto, fresiamo a cadenze cicliche settimanali con un motocoltivatore, mentre una volta al mese smuoviamo il terreno a mano con una piccola zappa vicino al fusto della pianta, per permettere alla canapa una crescita senza problemi, senza erbacce e ostacoli. Nella prima parte della coltivazione abbiamo usato una canna di bamboo come sostegno alle piantine di cannabis, in seguito abbiamo posizionato dei pali di pino ogni dieci metri e tirato lunghi cavi di acciaio a due altezze (1,70 e 2.20 metri circa) così da poter ancorare le piante su di esso. Abbiamo in seguito messo delle reti di nylon su entrambi i lati così da poter avvolgere le piante, e allo stesso tempo facendo entrare i rami nei fori della rete per fornire un sostegno alle cime che, col passare dei giorni diventano sempre più pesanti, nell'attesa della fioritura.


Come si svolge il periodo della fioritura?

La fioritura avviene con il cambio del fotoperiodo e l'abbassamento delle ore di luce, in poche parole dal momento del solstizio d'estate (21 giugno) le ore di luce vanno via via diminuendo e lentamente le piante di cannabis cominciano la trasformazione. In un primo stadio c'è la fase di transizione, di allungamento anche detto "stretching". Nelle settimane successive si vedranno formare dei pistilli bianchi o prefiori, importantissimi per capire il sesso della pianta. Per i nostri fini è molto importante che tutte le piante siano di sesso femminile perché sennò andremmo incontro all'impollinazione, con conseguente produzione di semi e scarsa produzione di Cbd. Molto importante a tal riguardo è girare e controllare periodicamente il campo eventualmente rimuovendo con attenzione le piante “maschio”. In seguito, il fiore femmina si forma e la pianta concentra la maggior parte della sua energia nella generazione dei fiori, arrestando la sua crescita. Con il passare delle settimane si formano delle vere e proprie “cime” che, man mano che la pianta matura andranno a riempirsi di tricomi e resina, sviluppando odori detti anche terpeni veramente molto intensi e gradevoli. In quel periodo diventa un vero e proprio piacere all'olfatto girare tra i campi.


Che problematiche che avete affrontato?

Fortunatamente poche ma più che altro perché adottiamo una tecnica sicura: preveniamo. Sapere agire anticipando i tempi rappresenta una garanzia di qualità, soprattutto per il prodotto finito, è fondamentale nel nostro lavoro e fortunatamente abbiamo persone nel nostro team con un’esperienza spiccata e una grande capacità di gestire determinate situazioni, soprattutto quelle problematiche. Ci sono molti fattori che potrebbero causare dei problemi, per esempio esiste una specie di coleottero chiamato Oziorrinco (Otiorhynchus) che può provocare delle lesioni alle giovani foglie, compromettendo la crescita della piantina. Abbiamo affrontato il problema come sempre, appunto anticipando il fenomeno, sapevamo quando e dove avrebbe potuto attaccare, e nelle zone dove effettivamente è successo abbiamo difeso le piante, applicando uno strato di cartone con materiale colloso alla loro base. E così per tutto il resto: preveniamo.

 

In che modo selezionate i fiori da raccogliere?

Dato che non tutte le piante maturano nello stesso periodo, la raccolta avviene manualmente facendo una selezione accurata pianta per pianta, in base alla nostra osservazione e grazie alle analisi svolte in laboratorio che ci indicano il massimo livello di Cbd che essa può raggiungere. Va fatta molta attenzione durante questa fase perché le grandi gemme dei fiori non vanno schiacciate o “strapazzate” troppo, in quanto potrebbero rovinarsi e perdere tutto il duro lavoro svolto fino a questo momento.

Quindi siamo molto delicati in questa fase, anche quelli con le mani grosse.

Come giudichi questa stagione di raccolto?

“È stata un'esperienza unica perché quando le infiorescenze sono ottime significa che hai lavorato bene, e quest’anno il raccolto è stato davvero eccezionale, siamo davvero molto soddisfatti. Il lavoro è stato duro perché facciamo notevoli sacrifici: è un lavoro manuale intanto ma è anche un lavoro di testa, dove si sprecano molte energie per arginare e anticipare i problemi. Siamo sempre “sul pezzo” e non possiamo permetterci periodi di rilassamento, poi abbiamo competenze specifiche nei vari settori, che rendono la qualità di tutto il flusso lavorativo molto alta.

Lavoriamo in team e ci confrontiamo molto facendo sempre delle piccole riunioni progettuali, e questo dal mio punto di vista è il vero segreto: l’unione d’intenti che ci caratterizza come gruppo di lavoro e lo scambio reciproco che fa ci fa crescere giorno per giorno. Perché alla fine quando vedi queste infiorescenze è proprio una bella soddisfazione. Non solo gradevoli all’aspetto ma con concentrazioni di Cbd davvero ottime. Belle, buone e che fanno bene.”

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