Coltivazione cannabis light

Come usare bong vaporizzatori e joint

In questo articolo scoprirete diversi modi per usare la cannabis, i trucchi e i segreti per godere al meglio delle infiorescenze o di altri prodotti naturali. Non tutti sanno per esempio che la combustione "brucia" una parte importante della cannabis mentre con il vaporizzatore, potendo gestire direttamente la temperatura si possono assaporare tutti i cannabinoidi presenti. Nello specifico vi racconteremo:

  1. Dimmi come fumi e ti dirò chi sei
  2. Cosa sono e come si usano i bong
  3. Usare il vaporizzatore
  4. Il joint
  5. Metodi a confronto

Cannabis light

Dimmi come fumi e ti dirò chi sei

Quanti modi ci sono per consumare la cannabis? Uno, risponde chi non fuma cannabis. Due, dice chi all'università ha visto un bong per caso. Infiniti, rispondiamo noi, che conosciamo bene la sostanza e tutti i suoi utilizzi! 

Le infiorescenze essiccate di cannabis possono essere utilizzate in mille modi, e non tutti prevedono la combustione della sostanza. C'è chi ama assumere la cannabis come infuso, lasciando macerare la foglie e i rami nell'acqua bollente; chi preferisce usarla come ingrediente segreto per torte e biscotti un po' speciali e poi c'è chi ama fumarla, ma – anche in questo caso – le strade si moltiplicano. 

Anche per chi sceglie il metodo di assunzione più classico che ci sia, la cannabis rivela tante sorprese. Chi pensa che l'unica strada possibile per fumare la cannabis sia lo spinello si sbaglia. E in questo articolo glielo dimostreremo... Venite con noi in questo viaggio alla scoperta dei modi più diffusi per fumare la cannabis, non ve ne pentirete!

Cosa sono e come si usano i bong

Il bong, detto anche pipa ad acqua, è un oggetto utilizzato per inalare il fumo della marijuana, ma anche altre sostanze come l'hashish, la salvia divinorum e il tabacco. Il termine deriva da “Thai baung”, la sezione di canna di bambù utilizzata per costruire i primi prototipi. Alcuni bong variano da oggetto a oggetto: sono oggetti di grande bellezza, solitamente realizzati in plexiglas, ceramica, bambù o vetro.

Può essere costituito da diversi elementi, ma alcuni di essi sono presenti in tutti i modelli:

- il bocchino, dove si poggiano le labbra per aspirare l'aria;

- la camera, dove è contenuto il fumo. Quando nella camera si accumula fumo a sufficienza, si può aspirare. L'altezza e la larghezza della camera cambiano in base alle dimensioni e al volume dell'oggetto;

- la base, in cui è contenuta l'acqua. È solitamente più larga della camera e funge da base per il bong. Può essere removibile, per facilitare il cambio dell'acqua;

- il gambo, detto anche cannetta o pipetta, che permette al fumo di passare attraverso l'acqua quando il bong è in uso. Si tratta di un tubicino in vetro che fuoriesce dalla base e sporge più in alto del livello dell'acqua. All'interno del gambo c'è l'alloggiamento della sostanza da fumare;

- il braciere, solitamente removibile, nel quale va sistemata la sostanza da fumare. Può essere di metallo, vetro o ceramica ma riempire il braciere rimane una costante.

Solitamente il bong è ermetico, ma in alcuni casi può presentare un foro definito "frizione", che deve essere coperto con un dito per fare un tiro in modo corretto. Anche in assenza di frizione, comunque, non si ha una ermeticità al 100%, dal momento che anche il braciere removibile favorisce il passaggio di piccole quantità d'aria.

Per tirare dal bong, il fumatore deve aspirare a polmoni pieni dall'imboccatura superiore, in modo che il fumo salga per la camera d'aria dopo essere passato attraverso l'acqua sul fondo. I bong sono progettati per raffreddare il fumo, raccogliendone una grande quantità nella camera d'aria per poi essere aspirato velocemente.

cannabis light

Usare il vaporizzatore

I vaporizzatori sono dispositivi che riscaldano la cannabis senza bruciarla, portandola ad una temperatura tale da permettere al principio attivo di liberarsi. Questo procedimento non genera le sostanze tossiche prodotte dalla combustione, che sono alla base del cancro ai polmoni e di molte altre patologie legate al fumo di sigaretta. Ciò che viene inalato da chi utilizza un vaporizzatore è solo vapore ricco di principio attivo. 

Le tecniche utilizzate sono due, la conduzione e la convezione, che differiscono per le modalità di riscaldamento della sostanza da vaporizzare.

Nei vaporizzatori a conduzione l’erba e l'elemento riscaldante sono a diretto contatto, mentre nei vaporizzatori a convezione il materiale vegetale viene riscaldato con un flusso di aria calda e non tocca mai direttamente la resistenza.

I vaporizzatori a conduzione sono più economici di quelli a convezione, ma espongono comunque al rischio combustione se non usati nel modo corretto: se la cannabis tritata non viene esposta al calore in maniera uniforme, infatti, potrebbe bruciare, vanificando tutta l'operazione. 

I vaporizzatori sono di due tipi: 

  • Vaporizzatori portatili, apparecchi esteticamente molto simili ad una sigaretta elettronica, sono dotati di batteria ricaricabile.
  • Vaporizzatori da tavolo, che hanno dimensioni maggiori di quelli portatili. Possono essere collegati ad una presa di corrente per far fronte a lunghe sessioni di fumo, oppure si possono utilizzare con la batteria, la cui durata però è molto ridotta. 

Il joint

Ecco quello che per decenni è stato il metodo di consumo della cannabis più utilizzato. Non è il più sano, ma di sicuro è quello che richiede meno organizzazione e che garantisce costi molto contenuti. Per preparare una canna rollata servono infiorescenze di marijuana light essiccate, tabacco, un filtro di cartone e una cartina. Per prima cosa bisogna tritare l'erba usando le dita o un grinder; poi bisogna aggiungere il tabacco alla “mista” appena ottenuta; poi si inserisce il mix di cannabis e tabacco all'interno della cartina e – dopo aver preparato un filtro - si procederà a chiudere e fumare lo spinello

Un fattore importante da tenere in considerazione, oltre alla qualità dell'erba, è la qualità delle cartine, poiché sono loro a decidere come brucerà la vostra canna. Le cartine sottili fanno passare più aria, che rallenta la combustione dello spinello, mentre quelle spesse faranno bruciare il joint in maniera perfetta. Le cartine spesse però ci portano a fumare più carta. Per ridurla bisogna imparare a rollare a bandiera. Bisogna prendere la cartina e posizionarla in modo che la striscia di colla guardi verso il basso, poi si inserisce la mista e si procede alla chiusura. Avanzerà un pezzo di carta, che bisognerà strappare per completare l'opera. 

Cannabis light

Ci sono moltissimi metodi per rollare joint particolari, potenti e belli anche da vedere. Uno tra tutti è il tulipano, noto anche come carciofo, un metodo di consumo piuttosto strong, che può regalare high intensi e prolungati.

Per rollare a tulipano vi serviranno:

►   cartine formato king size

►   erba e tabacco

►   Filtri in carta formato King size

►   Filo in cotone

Innanzi tutto bisogna preparare lo “stelo” del tulipano, arrotolando il filtro king size e inserendolo all'interno di due cartine, per una lunghezza  di circa 6 cm. Per preparare il bulbo, invece, bisogna formare un quadrato unendo due cartine king size. Dopodichè si piega verso l'interno l’angolo superiore destro, lasciando la striscia di colla scoperta. Si fa la stessa cosa con l'angolo inferiore sinistro e poi si possono incollare fra di loro i lembi.

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Avete ottenuto un piccolo cono, che dovrete riempire di erba e tabacco e poi richiudere, arrotondando i lembi di carta. Prima di sigillare del tutto il cono, inserite all’interno del bulbo il filtro king size e sigillate entrambi i lembi, usando anche il filo in cotone per assicurare il tutto. 

Metodi a confronto

Le diverse sostanze contenute nella cannabis hanno differenti temperature di ebollizione e vengono rilasciate solo con il raggiungimento di ciascun punto di evaporazione.

Vaporizzare l’erba consente inoltre di godere di un’esperienza più gustosa, potente e pura, perché permette di fruire di oltre il 95% dei principi attivi contenuti nella cannabis. Considerate che da uno spinello ne assumerete il 10%, se siete fortunati. La temperatura  ottimale per vaporizzare la cannabis è compresa tra i 180° e i 210°C: temperature inferiori ai 190°C tendono a produrre un effetto più cerebrale detto buzz high, mentre se superiori determinano un high più corporeo e fisico definito body high.

Cannabis light

La combustione, invece, genera molte sostanze dannose - primo tra tutte il monossido di carbonio - e i suoi effetti non si discostano tanto da quelli del fumo del tabacco. La temperatura che si ottiene con la combustione si aggira intorno ai 600°, e come abbiamo visto è molto superiore a quella di ebollizione dei cannabinoidi della cannabis. 

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Come funziona il vaporizzatore?

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