Coltivazione di Cannabis light

Legalizzazione della cannabis: una panoramica

Negli ultimi anni le politiche legate al proibizionismo hanno subito un'inversione di tendenza molto significativa: molti paesi hanno depenalizzato il consumo e il possesso di cannabis, altri hanno legalizzato la vendita di marijuana per scopi terapeutici, alcuni hanno addirittura legalizzato in toto il consumo di cannabis per scopi ricreativi. L'Italia, insieme alla Svizzera, nel 2018 ha legalizzato il consumo della cosiddetta cannabis light, cannabis sativa privata quasi del tutto del THC.

La cannabis light contiene THC e CBD al pari di ogni altra pianta di cannabis, ma le percentuali dei due principi attivi sono diverse rispetto a quelle della pianta illegale, e soprattutto sono regolamentate. La canapa legale infatti può contenere fino allo 0,2% di THC, quantità che esclude il manifestarsi di effetti psicoattivi, garantendo il rilassamento dovuto al CBD e nessun altro effetto collaterale.  


Come funziona la vendita della cannabis light in Italia?

La cannabis light, dopo essere stata legalizzata con l. 242/2016, può essere commercializzata liberamente. Dalla legalizzazione nel 2018, in tutte le città d'Italia hanno aperto i battenti negozi dedicati al commercio di infiorescenze di marijuana light e prodotti derivati. La canapa legale è venduta anche in alcune tabaccherie e in alcuni bar. Si tratta di canapa coltivata in Italia e inserita nel Catalogo ufficiale della Comunità europea, che contiene 67 genetiche legali di cannabis light. Otto di queste sono italiane, e sono le uniche a poter essere coltivate nel territorio nazionale, dal momento che la legge 242/2016 vieta l'importazione e l'ibridazione delle piante di marijuana light.  

A partire dalla direttiva del Ministro dell'Interno Matteo Salvini c'è stata molta tensione tra gli addetti ai lavori, e il culmine si è raggiunto il 30 maggio con la sentenza della Corte di Cassazione sulla vendita di infiorescenze ed estratti derivati dalla cannabis. La sentenza doveva pronunciarsi per trovare un punto d’incontro tra due diversi provvedimenti, uno emesso dalla Quarta sezione penale, l'altro dalla Sesta, le quali davano pareri essenzialmente opposti sul commercio della cannabis.

In sostanza, per vedere questi prodotti, gli stessi devono essere in concreto “privi di efficacia drogante. Per capire bene quali prodotti sono a rischio e quali no bisognerà attendere le motivazioni della sentenza, che permetteranno di capire cosa è escluso dalla vendita legale. Ad oggi, quel che è certo è che molti dei materiali normalmente venduti dalle aziende produttrici di canapa, come oli, fiori e resina, sono diventati illegali.


Qual è la situazione nel resto del mondo?

La legalizzazione della cannabis resta un tema complesso, anche nei paesi che sono riusciti a trovare un punto di equilibrio. Il dibattito è feroce, soprattutto a causa delle false credenze che vengono diffuse con ogni mezzo; il proibizionismo è un fatto culturale, radicato nel background di molti, che vedono la cannabis come una droga pericolosa, al pari di eroina e cocaina.

Le cose stanno in maniera molto diversa: sono stati pubblicati moltissimi studi sulle potenzialità della cannabis, che si è rivelata un ottimo alleato per combattere disturbi dell'umore, dolori cronici e i sintomi della chemioterapia, se usata in modo corretto.


Cannabis legale al 100%

I paesi che hanno legalizzato in toto la vendita della cannabis a scopo terapeutico e ricreativo sono l'Uruguay, il Canada e la Corea del nord. L'Uruguay è stato il pioniere della legalizzazione, approvata dal governo di Mujica già nel 2013. In Uruguay è legale acquistare marijuana solo se si è residenti nel paese, se si è raggiunta la maggiore età e se si è iscritti nelle apposite liste. Nessuna possibilità di acquisto legale è stata prevista per i cittadini stranieri.

L'iscrizione alla lista dà diritto all’acquisto di massimo 40 grammi di canapa al mese, la cui filiera è garantita e controllata dallo Stato, come anche la distribuzione, autorizzata in 12 farmacie che hanno accettato di vendere l’erba legale, di cui 5 si trovano nella capitale Montevideo. In Uruguay è legale anche la coltivazione della cannabis, fino a sei piante per uso personale e sempre dietro l’iscrizione nei registri pubblici.

Esattamente un anno fa, a giugno del 2018, anche il Canada ha detto sì alla marijuana, con l'approvazione di una norma che legalizza senza alcuna restrizione l'uso ricreativo della cannabis. La norma è in vigore dall'autunno del 2018. Il motivo principale che ha spinto la politica canadese a legalizzare la marijuana sta nella volontà di combattere il crimine organizzato, fornendo ai consumatori un prodotto controllato e di qualità. La legge permette l'acquisto e il possesso di cannabis fino a 30 grammi e la coltivazione di quattro piantine per uso personale.

Il terzo e ultimo paese in cui il commercio e il consumo di cannabis sono legali è la Corea del Nord. La situazione coreana però non è chiara come quella di Canada e Uruguay: nel paese asiatico sono vietate tutte le sostanze stupefacenti, ma la cannabis non rientra nell'elenco delle sostanze proibite.

La marijuana viene considerata legale ed è ampiamente utilizzata e commercializzata senza alcuna restrizione. All’interno del territorio nordcoreano è comune vedere persone intente a fumare canapa, sia nei luoghi pubblici che all’interno dei locali privati. Tuttavia la mancanza di una legislazione precisa, che crea una certa tolleranza sul tema, non deve essere scambiata per una vera e propria legalizzazione della cannabis.


Cannabis legale con restrizioni

I paesi in cui la vendita della cannabis è legale, ma sottoposta a restrizioni, sono moltissimi.

L'Olanda non si è dotata di una normativa che permetta la produzione e la vendita di cannabis, ma ne è consentita la produzione, la vendita e il consumo. Le restrizioni riguardano le modalità e il luogo dell'assunzione: la cannabis può essere venduta e consumata solo all'interno dei coffee shop, mentre è vietato fumare in luoghi pubblici.

Dal gennaio del 2018 la marijuana è stata legalizzata in California. Sono legali la produzione, la commercializzazione e il consumo della canapa sia ad uso terapeutico che ricreativo. I limiti di legge fissano a 21 anni l’età minima per l’acquisto, mentre la quantità massima per il possesso è di 28,3 grammi e si possono coltivare in casa fino a 6 piante per uso personale. La norma non ha legalizzato la cannabis in tutto il territorio dello stato, ma ogni municipio della California dovrà legiferare per adeguarsi alle linee guida statali. Dove è legale può essere acquistata anche dai turisti, mentre per quella a scopo terapeutico occorre essere in possesso di una prescrizione medica.

Negli USA la cannabis è legale anche in Alaska, Oregon, Colorado, Washington e Nevada. Qui i maggiori di 21 anni, cittadini americani o turisti stranieri, possono acquistare legalmente e possedere fino a un’oncia, 30 grammi circa, di cannabis per uso personale. Tuttavia non è possibile fumare nei luoghi pubblici, mentre nei locali privati ne deve essere specificatamente consentito il consumo. Inoltre la marijuana non può essere trasportata al di fuori del Paese, ma deve essere consumata all’interno dei confini statali.


Cannabis legale con restrizioni sul THC

Oltre all'Italia, anche altri stati hanno legalizzato la cannabis con alcune restrizioni sulle percentuali di principio attivo e sulle quantità. In Belgio il consumo a scopo personale è illegale, ma è tollerato il possesso fino a 3 grammi di cannabis.

In Repubblica Ceca è possibile detenere fino a 15 grammi di marijuana e 5 grammi di hashish a scopo ricreativo, grazie alla depenalizzazione dei consumi, mentre è possibile acquistare e consumare la marijuana medica dietro prescrizione.

In Germania sono legalizzate la vendita e il consumo di cannabis a scopi terapeutici dietro prescrizione medica, compresa la coltivazione privata controllata dallo Stato.

Anche in Spagna la canapa è di fatto depenalizzata, con limiti per il possesso fissati a 40 grammi, ma il consumo è consentito solamente in privato, nella propria abitazione o all’interno di club autorizzati dallo Stato.

Rimangono vietate la vendita, il commercio, il trasporto e il consumo della canapa in tutti i luoghi pubblici. In Francia l’uso personale a scopo ricreativo della marijuana è vietato dalla legge, tuttavia è permesso il consumo della cannabis light, la canapa con basse percentuali di THC, acquistabile nei negozi specializzati.

Infine in Inghilterra è legale comprare e consumare cannabis per uso terapeutico, ma l’offerta è ancora piuttosto limitata, mentre è illegale l’uso a scopo ricreativo.

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